(credits: Fifa) |
La solidità della Celeste è decisiva: in tre partite non Muslera non ha subito reti. La partita è chiusa nella prima mezz’ora del primo tempo: la qualità di Suarez è confermata da una sua punizione vincente, poco dopo il raddoppio è arrivato da un tiro di Laxalt deviato da Cheryshev. A determinare la gara è stata anche l’espulsione di Smolnikov.
L’Uruguay gestisce la partita e la retroguardia non teme la qualità dei russi che però oggi erano sottotono. La terza rete è giunta a pochi istanti dal novantesimo con Cavani che mette la prima firma su questo mondiale.
A sorprendere nel girone A è il deludente Egitto che esce dal mondiale con tre sconfitte. Perde per 2-1 contro l’Arabia Saudita che beffa Salah e compagni proprio nei minuti di recupero con un diagonale di Al Dawsai. I Sauditi possono esultare per una vittoria al mondiale dopo oltre venti anni. Erano partiti in svantaggio per la rete di Salah, poi il conto è pareggiato dal rigore di Al Faraj dopo che il suo compagno Al Muwallad si è fatto parare un altro penalty regalando al portiere egiziano El Harady il record del portire più anziano dei mondiali (45 anni) a parare il tiro dagli undici.
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