Moscovici: "Sull'Italia ci pronunceremo sui fatti"
ROMA "L'Italia ha governo che ha la maggioranza, sono soddisfatto e mi auguro di lavorare presto con Tria". Così il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici ospite di Lucia Annunziata nella puntata di 1/2h in più. E le recenti polemiche? "Bisogna rispettare le democrazie, le decisioni non si prendono sui mercati o a Bruxelles".
"Ci pronunceremo sui fatti: progetti di legge, riforme, manovre finanziarie e il bilancio. La filosofia e': abbiamo un quadro comune, regole comuni ma all'interno della comunita' c'è totale liberta'. Il Governo fara' le scelte politiche che deve fare. Roma decide la politica italiana. Le regole comuni non sono di punizione o sottomissione ma di dialogo. Per questo dialogheremo", ha continuato il commissario Ue agli Affari economici.
"Il dialogo può essere vigoroso ma siamo rispettosi delle divergenze. Bruxelles non è avversario ma partner con il quale bisogna dialogare, con lo stesso rispetto che Bruxelles deve al Governo italiano", ha spiegato Moscovici, che poi ha aggiunto: "Non anticipiamo, non speculiamo, siamo rispettosi delle divergenze" e "tutto quello che è stato detto sull'Italia che è sospettoso non è benvenuto, è a Roma che si decide".
"Ci pronunceremo sui fatti: progetti di legge, riforme, manovre finanziarie e il bilancio. La filosofia e': abbiamo un quadro comune, regole comuni ma all'interno della comunita' c'è totale liberta'. Il Governo fara' le scelte politiche che deve fare. Roma decide la politica italiana. Le regole comuni non sono di punizione o sottomissione ma di dialogo. Per questo dialogheremo", ha continuato il commissario Ue agli Affari economici.
"Il dialogo può essere vigoroso ma siamo rispettosi delle divergenze. Bruxelles non è avversario ma partner con il quale bisogna dialogare, con lo stesso rispetto che Bruxelles deve al Governo italiano", ha spiegato Moscovici, che poi ha aggiunto: "Non anticipiamo, non speculiamo, siamo rispettosi delle divergenze" e "tutto quello che è stato detto sull'Italia che è sospettoso non è benvenuto, è a Roma che si decide".
Tags:
Politica