Nazionale, Mancini fiducioso: gioco, talento e giovani gli ingredienti per il futuro

di STELLA DIBENEDETTO - Il primo ciclo di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale Italiana si è concluso con una vittoria, una sconfitta e un pareggio. Contro l'Arabia Saudita, la Francia e l'Olanda, gli Azzurri hanno dimostrato di dover percorrere una lunga strada per tornare nel calcio che conta, ma di avere tutte le carte in regola per riuscirci. Dopo gli addii dei senatori, il neo C.T. punta sui giovani talenti del campionato italiano che, pur avendo poco spazio, possono fare molto per la Nazionale.

Roberto Mancini è soddisfatto di quanto fatto dai ragazzi nelle sue prime partite. Il talento c'è, ma va solo allenato: è questa la prima impressione del C.T. che non promette nulla se non lavorare duramente. "Forse ci manca un po’ di fisicità e la sconfitta con la Francia lo ha messo in evidenza: il nostro campionato - sottolinea - è allenante, ma giocare partite internazionali è un’altra storia: là devi rimanere concentrato per 95’ e possedere una diversa intensità...”.

Il problema per la Nazionale Italia resta la scarsa presenza dei giovani italiani in campo internazionale. Le squadre di Serie A continuano a valorizzare poco i talenti nostrani e a farne le spese è proprio la Nazionale Italiana che, rispetto al passato, oltre a dover mettere su calciatori appartenenti a realtà diverse, deve abituarli anche a giocare partite di spessore.

Per ripartire, tuttavia, Mancini ha davanti a sè alcuni nomi importanti come Bonucci, Verratti, Jorginho, Balotelli e Belotti. Intorno a questi cinque nomi il C.T. è pronto a ricostruire la Nazionale. 

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto