Rifiuti in mare, M5S: piccola pesca non va penalizzata ma sia sostenibile

BARI - “La piccola pesca non va penalizzata, ma semmai incentivata a ridurre i rifiuti di plastica che finiscono nei nostri mari. E’ quanto ho chiesto e ottenuto venisse inserito in una importante relazione sull’economia circolare approvata oggi dalla commissione Pesca del Parlamento europeo. La commissione ha appoggiato tutti i miei emendamenti, sia quelli volti a sollecitare una maggiore attenzione ai rischi legati all’ambiente e alla salute umana, sia quelli in cui si chiede di non penalizzare inutilmente i piccoli pescatori. Propriio su questo punto, la commissione Pesca ha riconosciuto, grazie a un mio emendamento, che la maggior parte dell’inquinamento marino legato alla plastica e alle micro plastiche proviene da terra e non dalle barche”. Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato in merito alla relazione sulle Plastiche nell'economia circolare votata dalla commissione Pesca del Parlamento europeo.

"I piccoli pescatori - prosegue D'amato - possono e devono rappresentare un baluardo di sostenibilità, in quanto sono i veri guardiani del mare e possono aiutare alla pulizia delle acque. Per tali ragioni, vanno incentivati e non il contrario. Per questo, in Parlamento mi attivero' per migliorare la proposta degli Stati membri di introdurre una tassa fissa sui rifiuti per tutte le imbarcazioni, siano essere grandi o piccole. La proposta del Consiglio ha un giusto obiettivo: la gestione sostenibile dei rifiuti negli impianti portuali,compreso lo smaltimento delle reti da pesca alla fine della loro vita utile e dei rifiuti ittici catturati in mare. Considero l’intento più che giusto, ma la proposta va corretta tutelando la piccola pesca da misure inutili e punitive". 

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