BARI - "Nella notte tra venerdì e sabato, per quanto ci è dato sapere, in una situazione che sembra tragicamente omertosa, è avvenuto presso la unità operativa SPDC di Altamura il suicidio di un giovane ricoverato in seguito ad un TSO". Così in una nota il consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali Mino Borraccino.
"Si tratta - prosegue - di una notizia sconvolgente: quando un cittadino con disturbi psichici è affidato in regime di ricovero coatto ad una struttura del SSN non è accettabile che si tolga la vita. È un fallimento non soltanto della Medicina ma dello Stato. Si approfondisca il fatto, si relazioni con urgenza in Commissione Sanità sullo stato dei servizi psichiatrici in Puglia, sulla pratica dei TSO che di per sé segnala una sofferenza grave dei servizi territoriali. A tal proposito preannumciamo un' interrogazione urgente al Consiglio regionale della Puglia, affinché si attenzionino seriamente la difesa e sviluppo delle buone pratiche, pur presenti in Regione e abbandonate a loro stesse. Si tratta di mantenere civiltà e umanità . Non é accettabile assistere a casi simili, occorre assicurare contestualmente alla sicurezza per gli operatori della Sanità , sulla la quale insistiamo da tempo, quella per i pazienti. Siamo inoltre scandalizzati del fatto che nessuno parli di questo suicidio, né i giornali, né la politica,né le Istituzioni, come non fosse accaduto nulla!", conclude Borraccino.
"Si tratta - prosegue - di una notizia sconvolgente: quando un cittadino con disturbi psichici è affidato in regime di ricovero coatto ad una struttura del SSN non è accettabile che si tolga la vita. È un fallimento non soltanto della Medicina ma dello Stato. Si approfondisca il fatto, si relazioni con urgenza in Commissione Sanità sullo stato dei servizi psichiatrici in Puglia, sulla pratica dei TSO che di per sé segnala una sofferenza grave dei servizi territoriali. A tal proposito preannumciamo un' interrogazione urgente al Consiglio regionale della Puglia, affinché si attenzionino seriamente la difesa e sviluppo delle buone pratiche, pur presenti in Regione e abbandonate a loro stesse. Si tratta di mantenere civiltà e umanità . Non é accettabile assistere a casi simili, occorre assicurare contestualmente alla sicurezza per gli operatori della Sanità , sulla la quale insistiamo da tempo, quella per i pazienti. Siamo inoltre scandalizzati del fatto che nessuno parli di questo suicidio, né i giornali, né la politica,né le Istituzioni, come non fosse accaduto nulla!", conclude Borraccino.
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