Solidarietà per la scuola di Amatrice: lodevole iniziativa del Liceo Amaldi di Bitetto


di PIERPAOLO DE NATALE - Erano le 3:36 del 24 agosto 2016 quando la terra iniziò a tremare nel centro Italia, dilaniando il territorio compreso fra Lazio, Marche, Abruzzo ed Umbria. Un violento sisma di magnitudo 6.0 svegliò di soprassalto turisti e residenti che riposavano in una calda notte d’estate, portando con sé dramma, paura e devastazione. La notizia iniziò a rimbalzare fra le prime pagine di tutte le testate internazionali e, fra le altre, le città maggiormente colpite furono quelle di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto.

Uno sciame sismico di circa trecento scosse ridusse in macerie centri storici, abitazioni, scuole, ospedali e infrastrutture. Ad oggi, sono trascorsi quasi due anni da quel terribile evento che, tuttavia, permise di scoprire il volto umano e solidale del popolo italiano, pronto ad offrire il proprio aiuto da ogni parte dello stivale, fornendo sostegno morale e materiale, inviando donazioni e beni di ogni sorta.

Una recente ed encomiabile iniziativa ha interessato proprio la nostra regione, grazie alla estrema sensibilità di un gruppo di docenti della provincia di Bari. Tra gli edifici distrutti dal terremoto vi fu anche l’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice, che ospitava la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di I grado e un liceo scientifico, sito in una sede distaccata. La vicenda finì sotto i riflettori della cronaca nazionale poiché la scuola, intitolata a Romolo Capranica, era stata oggetto di un importante intervento di ristrutturazione per adeguare la struttura alle norme antisismiche (soprattutto dopo i disastri dei sismi in Abruzzo ed Emilia Romagna).

A due anni dall’estate del 2016, la scuola del Comune reatino versa ancora in uno stato di parziale disagio, che incide sull’istruzione degli alunni e sulla qualità della didattica. In questo contesto si inserisce il lodevole intervento di alcuni docenti del Polo liceale E. Amaldi di Bitetto, nella cui lettera, indirizzata all’Istituto di Amatrice, scrivono: «Abbiamo pensato di manifestare la nostra vicinanza e il nostro sostegno inviando materiale didattico utile alla Scuola allo scopo di far fronte alle emergenze e in parte combattere il disagio che gli alunni di Amatrice vivono quotidianamente». Proseguendo, gli insegnanti chiariscono: «è stata nostra precisa scelta utilizzare per l’acquisto del materiale la somma (di 3.000.00 euro) riveniente dal bonus-merito dell’a.s. 2015/2016, attribuendo quindi alla nostra volontà di aiutare la Scuola di Amatrice, colpita dal terremoto, un valore anche di sana protesta nei confronti della riforma della cosiddetta “Buona scuola”».

 
A sinistra: Liceo scientifico sportivo di Amatrice. A destra: Polo liceale Amaldi di Bitetto

L’iniziativa – realizzata grazie alla sensibilità dei proff. Azzone, Cinotti, De Nicolo, Gismondi, Iacovazzi, Imbasciani, Macina, Mancini, Manodoro, Minenna, Ruggiero, Sassanelli, Scardigno, Savino, Sivilli e Trotta – ha permesso l’acquisto di un’ingente quantità di materiale didattico educativo. Gli studenti del liceo di Amatrice hanno infatti ricevuto strumenti per lo studio e l'approfondimento delle materie scientifiche (fra cui uno scheletro, un torso classico, un modello di DNA a doppia elica e un modello di cuore magnetico a grandezza naturale), ben dieci cartine murali, circa trenta manuali per lo studio delle lingue straniere e – non dimenticando l’indirizzo sportivo dell’istituto – oltre venti paia di scarpe da pallavolo.

La donazione è stata accolta con grande piacere dalla prof. ssa Pitoni, preside della scuola, la quale ha riconosciuto come i docenti, autori del gesto, «esaltano la solidarietà e sviluppano nei ragazzi e nei bambini il senso civico e sociale». Particolarmente calorosa la risposta dei ragazzi di Amatrice, che hanno ringraziato i prof di Bitetto con una lettera in cui scrivono: «il materiale scolastico ha reso le nostre lezioni più interessanti e lo studio più piacevole e stimolante. Questo gesto è per noi particolarmente significativo e gradito e ci permette di avvertire il vostro supporto e la vostra vicinanza in questo complesso percorso scolastico».