COSENZA - Dalle prime luci dell’alba si sta svolgendo una vasta operazione dei Cc del Comando Provinciale di Cosenza, supportati dai militari del Nucleo Cinofili e del Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia.
Sono oltre 100 i carabinieri, nei comuni di Cosenza, Trenta, Rovito, Mendicino, Rende, Rose, Luzzi e Massafra, che stanno dando esecuzione a 14 misure cautelari, emesse dal gip presso il tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini hanno tratto spunto dalla denuncia presentata da due commercianti, titolari di una storica gioielleria cosentina, vittime di usura e hanno permesso di documentare una capillare rete di persone che elargivano a privati e commercianti deboli ed in condizioni di grave disagio economico, prestiti a tassi usurari.
Gli indagati, inseriti nel locale contesto criminale, - si legge in una nota - non esitavano a fare ricorso a ripetute minacce e ad atti di violenza fisica pur di conseguire i proventi illeciti derivanti dalla restituzione delle somme lievitate in ragione degli interessi, che venivano applicati in percentuale esponenzialmente superiore a quelli soglia fissati dal vigente decreto ministeriale.
Piu’ in dettaglio, sono emerse le responsabilita’ di 18 aguzzini che applicavano tassi mensili fra il 10% e il 100%.
Sono oltre 100 i carabinieri, nei comuni di Cosenza, Trenta, Rovito, Mendicino, Rende, Rose, Luzzi e Massafra, che stanno dando esecuzione a 14 misure cautelari, emesse dal gip presso il tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini hanno tratto spunto dalla denuncia presentata da due commercianti, titolari di una storica gioielleria cosentina, vittime di usura e hanno permesso di documentare una capillare rete di persone che elargivano a privati e commercianti deboli ed in condizioni di grave disagio economico, prestiti a tassi usurari.
Gli indagati, inseriti nel locale contesto criminale, - si legge in una nota - non esitavano a fare ricorso a ripetute minacce e ad atti di violenza fisica pur di conseguire i proventi illeciti derivanti dalla restituzione delle somme lievitate in ragione degli interessi, che venivano applicati in percentuale esponenzialmente superiore a quelli soglia fissati dal vigente decreto ministeriale.
Piu’ in dettaglio, sono emerse le responsabilita’ di 18 aguzzini che applicavano tassi mensili fra il 10% e il 100%.
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CRONACA