LECCE - Si è svolta a Lecce lo scorso 19 giugno la prima edizione del Wine Open Day, il primo evento in Puglia dedicato alla formazione nell’ambito del vino, con il patrocino dell’Associazione Donne del Vino Puglia.
Circa 100 persone hanno seguito i 12 interventi di questa giornata, tenutasi alle Officine Cantelmo, durante i quali sono stati illustrati le principali opportunità di formazione sul vino attive in Regione, delineando inoltre un panorama completo sulle nuove qualifiche legate alla comunicazione digitale e il turismo enogastronomico.
Ad aprire i battenti sono stati gli organizzatori del Wine Open Day, una coppia di giovani professionisti sul vino e fondatori del Wine Club Cultori del Vino. Natalia Pezzone, argentina ed esperta in vino WSET© di terzo livello, ha raccontato ai presenti com’è nata l’idea di organizzare la giornata insieme al marito Nicola Centonze, enologo libero professionista salentino. I giovani, che hanno organizzato l’evento senza finanziamenti pubblici o privati, hanno spiegato di aver sentito la necessità di fare il punto sulla situazione della formazione sul vino in Puglia.
“Quando sono arrivata in Puglia – ha spiegato Pezzone – dopo anni di vita passata all’estero insieme a Nicola, sapevo di voler cimentare tutta l’esperienza e conoscenza sul vino acquisita negli anni, ma ho trovato un panorama poco chiaro sui percorsi attivi nella Regione.
“Mancavano – ha raccontato inoltre- alcune qualifiche internazionali e proposte specifiche in lingua inglese”
Due percorsi che oggi sono disponibili sul territorio grazie proprio all’impegno di Natalia Pezzone, che in due anni ha sviluppato una nuova proposta sul vino in inglese e organizzato i corsi WSET in Salento.
Un momento storico tra i sommelier AIS, FIS e FISAR
Il primo intervento della mattinata è stato quello di Aldo Specchia, responsabile della didattica dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) per la Delegazione Lecce, che ha spiegato in maniera precisa ed esaustiva come si svolgono le loro numerose proposte formative.
Di seguito Rosario Calcagnile, fiduciario della Delegazione Lecce per la Fondazione Italiana Sommelier (FIS), ha illustrato ai presenti com’è nata la Fondazione e come si articolano i suoi corsi, spiegando, in maniera molto professionale, le principali differenze con le proposte AIS.
Successivamente Specchia e Calcagnile si sono alternati per delineare insieme un panorama completo sulle proposte formative per sommelier pugliesi, che ha messo in chiaro sia i punti simili che quelli diversi in entrambe proposte, precisazioni espresse in totale sintonia e molto gradite dai presenti.
In seguito Carlo Iacone, Consigliere Nazionale per la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori (FISAR), ha spiegato gli origini della Federazione, illustrando le sue proposte in Italia ed esortando tutte le scuole di sommelier della Puglia a lavorare insieme, creando sinergie in grado di accrescere e dare lustro alle proposte formative nella nostra Regione.
“Un momento storico”, come definito dallo stesso Iacone, è stato quello verificatosi subito dopo, quando sia Specchia che Calcagnile hanno accettato la proposta lanciata dal Consigliere FISAR, accettando di unire gli sforzi di AIS, FIS e FISAR in Salento, a beneficio di tutta la comunità del vino pugliese. “Siamo in concorrenza e non in competizione”, hanno affermato i tre sommelier, in quanto concorrenza implica in realtà “correre insieme” verso un unico obiettivo.
La mattinata del Wine Open Day si è conclusa con l’intervento di Giuseppe Pomo, delegato per la BAT dell’Organizzazione Nazionale di Assaggiatori di Vino (ONAV), che ha illustrato ai presenti come nasce l’Organizzazione, come si svolgono le sue opportunità formative e a cosa corrisponde il profilo di Assaggiatore ONAV.
La formazione sul vino inizia nelle scuole
Anche durante gli interventi pomeridiani si è sottolineata l’importanza di creare proposte unificate tra i diversi protagonisti della formazione in Puglia. Concetto affermato anche da Francesco Muci, delegato Slow Wine per la Regione, che ha illustrato ai presenti le sue principali iniziative volte alla promozione del mangiare e bere sano nel Salento, soffermandosi in particolare sui corsi di avvicinamento al vino, ma anche sul progetto del “bere consapevole” pensato per gli studenti delle scuole salentine.
L’argomento della formazione sul vino nelle scuole è stato affrontato anche durante l’intervento successivo, che ha visto come protagoniste due Donne del Vino: Anna Gennari e Marianna Cardone, quest’ultima delegata delle Donne del Vino per la Puglia, che hanno illustrato anche le nuove proposte formative sviluppate insieme a Wine Meridian – Wine People. Si tratta di due masterclass, una sul management dei consorzi di tutela e un’altra riguardante il marketing e la comunicazione sul vino, che si terranno a novembre in Puglia.
Formazione internazionale anche in Puglia
Uno dei primi obiettivi di Natalia Pezzone al suo rientro in Italia nel 2016 è stato quello di sviluppare proposte formative internazionali sul vino in Salento. Nel suo intervento, tenuto insieme alla docente madrelingua inglese Elaine Waites, ha illustrato Wine Talks, l’unico corso di vino e di inglese in simultaneo in Puglia creato da Pezzone e Waites, e attualmente svolto nella scuola di inglese The Hub Lecce.
Successivamente, Pezzone è intervenuta sulle qualifiche internazionali del WSET – Wine & Spirit Education Trust, attualmente svolte in Puglia da lei stessa insieme alla scuola Wine Academy Italia, in programma per settembre a Castello Monaci e per il prossimo inverno a Tenute Rubino.
La comunicazione digitale del vino
Pur non esistendo ancora qualifiche specifiche nell’ambito del vino e la comunicazione digitale, nel Wine Open Day si è voluto dare importanza a questi nuovi mestieri che riguardano i social media, il web marketing e la figura del wine influencer.
Ad illustrare come si svolge questo lavoro sono state Miriam Torrente, docente esperta di social media marketing, insieme a Greta Persano, responsabile marketing di Conti Zecca. Le due relatrici hanno spiegato ai presenti come si svolge il lavoro quotidiano nell’ambito del web marketing presso un’azienda vitivinicola, sottolineando quali sono le qualifiche necessarie per quest’attività.
Infine, sulla figura del wine influencer, ancora poco nota in Puglia, ha intervenuto Diletta Quarta Colosso, esperta del settore che conta nel suo portfolio aziende del calibro di Pasqua, Tannico e Signorvino.
L’importanza della formazione nell’enoturismo
Il Wine Open Day ha voluto concludersi parlando di turismo enogastronomico, interpretato come il settore produttivo in grado di creare la maggior quantità di opportunità lavorative in Puglia per chi è formato nell’ambito del vino.
Mary Rossi, responsabile BTM Puglia insieme a Paola Puzzovio, referente per BTM Gusto, hanno parlato dell’importanza della formazione sul vino nel settore turistico in generale, ed enogastronomico in particolare. Le due relatrici hanno illustrato ai presenti le principali iniziative di BTM in questo aspetto, sottolineando quali sono i requisiti necessari per creare esperienze di qualità nell’ambito dell’accoglienza in cantina.
Sinergie e formazione continua, le parole chiave del Wine Open Day
Dai diversi interventi è emersa sempre una parola: sinergie. Dalle scuole di sommelier ai percorsi di formazione internazionale, dalle proposte specifiche delle associazioni che operano sul territorio all’esperienza di chi lavora nella comunicazione digitale e il turismo, la conclusione di ogni intervento è stata sempre solo una: bisogna creare proposte articolate, in grado di potenziare le proprie iniziative e di arricchire ulteriormente i percorsi formativi sul vino già presenti in Puglia.
Sono state menzionate nell’arco della giornata diverse sinergie già attive ad oggi, come ad esempio la collaborazione dei sommelier FISAR nelle Guide Slow Wine, nonché citate iniziative simili sviluppate nelle altre regioni, come quella dell’AIS Veneto che propone corsi WSET ai propri associati attraverso partnership specifiche.
Un richiamo a tutti i protagonisti della formazione, quindi, ribadito sin dal mattino e ripetuto durante tutta la giornata, a creare percorsi formativi coordinati ed articolati, che perfezionino ancora il già ottimo livello di preparazione sul vino a cui i pugliesi possono accedere oggi.
Chi è alla ricerca di un lavoro nell’ambito vitivinicolo o enoturistico, invece, nonché chi ha già una qualifica sul vino, è stato invitato a continuare la propria formazione. Ai tempi d’oggi, in un mondo dinamico e in permanente espansione come quello del vino, è impensabile credere che una qualifica acquisita molti anni fa sia sufficiente per rimanere aggiornati e competitivi.
Questo è ancora più vero, affermavano i presenti durante i successivi dibattiti, se si pensa alla formazione internazionale, alla possibilità di offrire i propri servizi in lingua straniera e a rimanere in linea con un’industria del vino che diventa sempre più una competenza di tante nazioni diverse.
“Non bisogna mai smettere di studiare, - ha concluso Natalia Pezzone – anzi, bisogna continuare a formarsi sempre, perché non venga poi nessun Briatore a dire che in Puglia non siamo preparati professionalmente”.
A conclusione, si è svolta insieme ai partecipanti al Wine Open Day una degustazione gentilmente offerta dalle Cantine Paololeo, Tenute Rubino, Conti Zecca e Castello Monaci.