di NICOLA ZUCCARO - Un evento di respiro universale e fortemente voluto da Papa Francesco a Bari, quale città di San Nicola, ovvero di quel Santo pontiere nel dialogo religioso fra Oriente e Occidente. E' con questa motivazione di fondo che l'Arcivescovo di Bari-Bitonto Mons.Francesco Cacucci ha introdotto la presentazione alla stampa nella mattinata odierna presso la Sala Priorale della Basilica di San Nicola dell'incontro di preghiera per la pace in Medio Oriente, fissato per sabato 7 luglio 2018.
La scelta dell'ala attigua al Tempio Nicolaiano non è casuale, poichè all'interno dello stesso si svolgerà un momento di dialogo e di riflessione tra il Papa e i Patriarchi. che servirà - sottolinea Cacucci - per fare il punto della situazione della presenza dei cristiani, notevolmente scesa dal secolo scorso nel Medio Oriente, anche per il susseguirsi delle guerre che hanno martoriato quella Regione.
E' stato scelto il lungomare quale zona dell'incontro di preghiera aperto alla cittadinanza, non solo per consentire una più ampia partecipazione della stessa (si prevedono più di 50.000 fedeli provenienti anche da fuori Regione) ma anche perchè il mare - conclude Cacucci - rappresenta quel simbolo di comunione e di pace fra i popoli e le religioni, al di là dell'ecumenismo e del suo percorso tracciato da Paolo VI, nel 1964, in occasione dello storico incontro in Terra Santa con il Patriarca di Gerusalemme Atenagora.
Un ecumenismo, ha aggiunto il Rettore della Basilica di San Nicola, Padre Giovanni Distante, che deve essere anche di popolo e/o di sangue e non semplicemente relegato alla professione di una determinata fede religiosa.
La scelta dell'ala attigua al Tempio Nicolaiano non è casuale, poichè all'interno dello stesso si svolgerà un momento di dialogo e di riflessione tra il Papa e i Patriarchi. che servirà - sottolinea Cacucci - per fare il punto della situazione della presenza dei cristiani, notevolmente scesa dal secolo scorso nel Medio Oriente, anche per il susseguirsi delle guerre che hanno martoriato quella Regione.
E' stato scelto il lungomare quale zona dell'incontro di preghiera aperto alla cittadinanza, non solo per consentire una più ampia partecipazione della stessa (si prevedono più di 50.000 fedeli provenienti anche da fuori Regione) ma anche perchè il mare - conclude Cacucci - rappresenta quel simbolo di comunione e di pace fra i popoli e le religioni, al di là dell'ecumenismo e del suo percorso tracciato da Paolo VI, nel 1964, in occasione dello storico incontro in Terra Santa con il Patriarca di Gerusalemme Atenagora.
Un ecumenismo, ha aggiunto il Rettore della Basilica di San Nicola, Padre Giovanni Distante, che deve essere anche di popolo e/o di sangue e non semplicemente relegato alla professione di una determinata fede religiosa.