Aggredita l'atleta azzurra Daisy Osakue. Salvini: "In Italia non c'è emergenza razzismo"

Aggredita nella notte Daisy Osakue. "Per fortuna è soltanto una abrasione. Qualche giorno di riposo, qualche goccia e dovrei star bene". Sono le parole dell'atleta della Nazionale azzurra colpita nella notte al volto da un uovo lanciato da un'auto in corsa.

Non dovrebbero sorgere quindi problemi per la sua partecipazione agli Europei di atletica.

La primatista italiana under 23 di lancio del disco, nata a Torino da genitori nigeriani, è stata colpita in pieno volto da un uovo lanciato da un'auto in corsa, nella notte a Moncalieri. "L'hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore". Parla così Daisy Osakue, l'atleta italiana di origini nigeriane aggredita nella notte a Moncalieri.

Daisy Osakue, 22 anni
"In quella zona ci sono diverse prostitute, mi avranno scambiate per una di loro - aggiunge all'uscita dall'ospedale Oftalmico di Torino - Mi era già capitato di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Quando però si passa all'azione, significa che si è superato un altro muro".

Trasportata all'ospedale Oftalmico di Torino, ha riportato una lesione alla cornea e dovrà essere operata per rimuovere un frammento di guscio dell'uovo. Gli aggressori sono ricercati dai Carabinieri, secondo cui l'azione non è riconducibile a motivi razziali.

SALVINI: "IN ITALIA NON C'E' EMERGENZA RAZZISMO" - "Ogni aggressione va punita e condannata, sono e sarò sempre a fianco di chi subisce violenza. Di certo l'immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni non ha aiutato, per questo sto lavorando per fermare scafisti e clandestini. Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze, ricordo che solo negli ultimi tre giorni, nel silenzio generale, la Polizia ha arrestato 95 immigrati, mentre altri 414 sono stati denunciati". Così il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini. All'atleta Daisy Osakue il ministro augura una veloce guarigione: "Spero di incontrarla e vederla gareggiare il prima possibile" aggiunge.

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