BARI - “I cittadini che necessitano di ausili tecnici, per invalidità di vario tipo, non possono attendere dai 3 ai 4 mesi per ottenerli. Occorre velocizzare e semplificare le procedure di riconoscimento e dotazione degli ausili tecnici, ma anche attivare sistemi di controllo in ogni distretto sanitario per riscontrare il rispetto dei tempi e delle procedure”. E’ quanto chiede il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, alla Giunta regionale (e in particolare all’assessore alla Sanità , Michele Emiliano) con una mozione.
Il nostro Sistema sanitario nazionale prevede che tutti gli invalidi (con percentuale di invalidità superiore al 34%) ricevano protesi, ortesi o ausili tecnici per condurre una vita il più possibile autonoma e in salute. L’erogazione a carico del Ssn è subordinata alla prescrizione del medico specialista, poi occorre ottenere l’autorizzazione alla fornitura dell’ausilio. L’Asl si pronuncia sulla richiesta di autorizzazione entro 20 giorni. In caso di silenzio della Asl, l’autorizzazione si intende concessa.
“Sembra facile, semplice e veloce, ma nella realtà – spiega Mennea - la procedura è molto più lunga, perché occorre fare diversi passaggi prima di ottenere materialmente l’ausilio. Occorre, innanzitutto andare dal medico curante che prescrive una visita specialistica; lo specialista rilascia il nulla osta all’acquisto e, a quel punto, si va da una sanitaria che fa un preventivo del costo; col preventivo si va all’ufficio sanitario preposto e poi devono passare almeno 20 giorni per ottenere l’autorizzazione al ritiro dell’ausilio; una volta ottenuto l’ausilio tecnico - aggiunge - occorre fare il collaudo entro i successivi 20 giorni e, per questo, bisogna tornare dal medico curante che dovrà prescrivere una nuova visita specialistica finalizzata al collaudo. Dunque, i tempi medi – sottolinea l’esponente del Pd - per riuscire ad ottenere un ausilio tecnico, al netto delle lunghe code per visite specialistiche, è di circa 3-4 mesi. Per questo – conclude - chiedo al Governo regionali di ridurre i tempi perché ottenere un ausilio tecnico, per chi è invalido, non è un privilegio ma un diritto che non può diventare un martirio”.
Il nostro Sistema sanitario nazionale prevede che tutti gli invalidi (con percentuale di invalidità superiore al 34%) ricevano protesi, ortesi o ausili tecnici per condurre una vita il più possibile autonoma e in salute. L’erogazione a carico del Ssn è subordinata alla prescrizione del medico specialista, poi occorre ottenere l’autorizzazione alla fornitura dell’ausilio. L’Asl si pronuncia sulla richiesta di autorizzazione entro 20 giorni. In caso di silenzio della Asl, l’autorizzazione si intende concessa.
“Sembra facile, semplice e veloce, ma nella realtà – spiega Mennea - la procedura è molto più lunga, perché occorre fare diversi passaggi prima di ottenere materialmente l’ausilio. Occorre, innanzitutto andare dal medico curante che prescrive una visita specialistica; lo specialista rilascia il nulla osta all’acquisto e, a quel punto, si va da una sanitaria che fa un preventivo del costo; col preventivo si va all’ufficio sanitario preposto e poi devono passare almeno 20 giorni per ottenere l’autorizzazione al ritiro dell’ausilio; una volta ottenuto l’ausilio tecnico - aggiunge - occorre fare il collaudo entro i successivi 20 giorni e, per questo, bisogna tornare dal medico curante che dovrà prescrivere una nuova visita specialistica finalizzata al collaudo. Dunque, i tempi medi – sottolinea l’esponente del Pd - per riuscire ad ottenere un ausilio tecnico, al netto delle lunghe code per visite specialistiche, è di circa 3-4 mesi. Per questo – conclude - chiedo al Governo regionali di ridurre i tempi perché ottenere un ausilio tecnico, per chi è invalido, non è un privilegio ma un diritto che non può diventare un martirio”.