BARI - Dopo un intenso lavoro portato avanti dalle ripartizioni comunali Lavori pubblici e Politiche educative, con il coinvolgimento del personale scolastico, l’amministrazione comunale ha deciso di candidare al bando regionale per l’edilizia scolastica tre progetti su altrettante scuole cittadine nei quartieri Poggiofranco, Japigia e Villaggio del lavoratore.
Si tratta di due nuove costruzioni e della riqualificazione del plesso Rodari a Japigia, dove esistono forti criticità che ne limitano l’utilizzo da parte degli alunni e delle loro famiglie.
“Abbiamo scelto di candidare queste scuole - spiega l’assessora Paola Romano - perché rappresentano esigenze espresse dai quartieri e dai cittadini già da molti anni e al tempo stesso si tratta di investimenti importanti per il bilancio cittadino: la scuola del Villaggio del lavoratore, ad esempio, è attesa dalla popolazione del quartiere da oltre 20 anni e rappresenta una posta sul bilancio comunale di circa 2 milioni. Grazie alla partecipazione al bando regionale, quindi, stiamo provando a recuperare le risorse da impegnare in queste opere in modo da liberare fondi comunali per intervenire su altre scuole. Accanto a questi grandi investimenti, grazie agli accordi quadro appena aggiudicati, amplieremo la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli altri edifici in modo da lavorare sulla sicurezza e sulla funzionalità dei luoghi dove i nostri bambini trascorrono la maggior parte del tempo. Quello sull’edilizia scolastica è il miglior investimento che possiamo fare sul futuro della nostra città”.
Nuova scuola Anna Frank - Poggiofranco
Si tratta della costruzione di una nuova scuola, il cui progetto è stato redatto per poter realizzare l’edificio indifferentemente nel luogo in cui sorge la vecchia scuola oppure in un sito distante solo 70 metri. La scuola si svilupperà su tre piani: al piano terra troveranno posto 8 aule di scuola materna, la sala mensa, i servizi igienici, i depositi, gli spogliatoti, la palestra, lo spazio per le attività ricreative, l’aula insegnanti; al primo piano saranno allocate 10 aule di scuola elementare, i servizi igienici, i depositi e gli spogliatoi; il secondo piano ospiterà infine 8 aule di scuola elementare, i servizi igienici, i depositi e gli spogliatoi, i due laboratori e l’aula insegnanti.
Gli spazi esterni saranno caratterizzati dal verde: al livello della strada saranno piantumate siepi e piccole alberature sul perimetro dell’area, mentre al primo e al secondo piano è previsto uno spazio verde all’aperto protetto dove i bambini potranno svolgere attività ricreative. Su ampie zone esterne verrà utilizzata una pavimentazione di comfort elevato, realizzata con materiale plastico riciclato al 100%.
La volontà di aprire l’edificio anche in orari extrascolastici si è concretizzata nella progettazione di ambienti flessibili che possano accogliere attività differenti nell’arco della giornata e che possano essere modificati in funzione delle esigenze. Di qui la scelta di scaffalature mobili, tavoli dotati di rotelle o regolabili in altezza, pavimenti in gomma removibili utilizzabili durante le attività svolte con i bambini, arredi dinamici interattivi e di un’area giochi collocata all’esterno dell’edificio.
L’investimento previsto è di circa 6.500.000 euro.
Riqualificazione scuola Gianni Rodari - Japigia
In questi mesi sono stati effettuati diversi sopralluoghi affiancati dalla dirigente e dal personale scolastico che hanno evidenziato ai tecnici comunali le criticità dell’attuale edificio che ospita la scuola elementare.
Il progetto candidato ha l’obiettivo di rendere più funzionali gli spazi per migliorare la capacità di accoglienza della scuola non solo ai genitori che accompagnano e vengono a riprendere i propri figli, ma anche a visitatori esterni che possono potenzialmente utilizzare le strutture sportive in orario extrascolastico. Le scuole svolgono infatti un ruolo importante nelle comunità dei territori in cui si trovano, non solo come luogo di formazione ma anche come luogo di aggregazione per le comunità circostanti, dove poter svolgere attività sportive e culturali, utilizzando gli spazi aperti e sportivi dei plessi. A tal fine è necessaria una corretta gestione dei flussi di ingresso e di utilizzo delle strutture.
Si tratta di intervenire sulla ristrutturazione degli spazi di accesso ed interni della palestra, in modo da avere uno spazio di ingresso chiuso che permetta di utilizzarla anche al di fuori degli orari scolastici, mantenendo una indipendenza d’uso grazie alla porta tra il corridoio interno e tale spazio. Gli spogliatoi, distribuiti da un nuovo corridoio che collega il nuovo atrio con il cortile opposto, sono divisi per sesso e permettono una corretta gestione dei flussi per l’accesso in palestra attraverso gli spogliatoi stessi. Saranno realizzati interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche quali le fioriere e la recinzione in grigliato, sarà realizzata una nuova pavimentazione con un unico piano rampa di collegamento tra l’ingresso della scuola e il cancello, con eliminazione dei gradini esistenti e della separazione con l’accesso dei disabili.
Nella parte antistante la palestra sarà realizzata una scalinata di accesso al piano della palestra, da utilizzare anche come seduta, opportunamente modellata in modo da offrire uno spazio adeguato in quota di fronte al nuovo atrio della palestra, e un portico in struttura metallica dotato di frangisole in lamiera tagliata al laser, prospiciente la facciata della palestra e del corridoio di accesso alla stessa per offrire uno spazio di attesa ed incontro protetto dal sole e dalla pioggia.
Preliminarmente alla progettazione definitiva, attraverso un concorso in cui verranno coinvolti gli studenti, verranno scelte le migliori proposte per realizzare il nuovo rivestimento esterno della palestra, utilizzando le nuove piastrelle come tessere di un grande mosaico su temi da concordare con la dirigenza scolastica ed il corpo docente
Infine si prevede realizzare la nuova pavimentazione del campo giochi.
L’investimento previsto è di circa 650.000 euro.
Nuova scuola materna Falcone e Borsellino - Villaggio del lavoratore (quartiere attualmente sprovvisto di scuole d’infanzia).
Il nuovo edificio scolastico è destinato ad ospitare 3 sezioni di scuola per l’infanzia per un totale di 90 alunni. Il progetto si basa sulla necessità che l’edificio favorisca la didattica e l’apprendimento dei più piccoli attraverso l’esperienza diretta del mondo esterno, ovvero dei cambiamenti climatici, delle stagioni, della natura e delle trasformazioni e dei movimenti del mondo esterno alla scuola. Per tale ragione l’edificio ha assunto una forma circolare completamente trasparente e pertanto aperta all’esterno. Poiché il clima mite presente a Bari consente la possibilità di tenere le lezioni per lunga parte dell’anno all’aperto, si è voluto puntare a dotare la scuola di uno spazio esterno ma confinato, nel quale gli alunni possano espletare le proprie attività in condizioni di sicurezza: l’edificio possiede quindi una corte interna, anch’essa di forma pressoché circolare, sulla quale si affacciano tutte le sezioni. La rilevante trasparenza delle partizioni verticale interne ed esterne moltiplica il potenziale didattico fornito dall’esperienza scolastica quotidiana e, allo stesso tempo, conferisce la necessità di una protezione dal soleggiamento eccessivo degli spazi interni. A questo proposito la soluzione della copertura prevede un assetto degli sbalzi tali da conferire massimo ombreggiamento durante le ore più calde dei mesi estivi e consente la permeabilità ai raggi solari nelle ore mattutine e pomeridiane o durante il periodo invernale. Gli spazi della hall per le attività libere e di mensa sono disposti in prossimità dell’ingresso principale dell’edificio. Ciò consente a tali spazi, data la loro potenziale flessibilità, di adempiere ad usi diversi da quelli strettamente scolastici, soprattutto nelle ore pomeridiane e nelle ore serali, quando non vi sono le attività didattiche. Data l’assoluta carenza di servizi pubblici di qualsiasi rango e dimensione, la realizzazione di un nuovo edificio pubblico diventa strategico per la comunità e deve supplire in parte all’assenza di luoghi destinati alla coesione sociale. In questa prospettiva l’edificio è perfettamente parzializzabile e utilizzabile per una sua parte consistente per usi anche diversi da quelli scolastici.
L’investimento previsto è di circa 2 milioni di euro.
Si tratta di due nuove costruzioni e della riqualificazione del plesso Rodari a Japigia, dove esistono forti criticità che ne limitano l’utilizzo da parte degli alunni e delle loro famiglie.
“Abbiamo scelto di candidare queste scuole - spiega l’assessora Paola Romano - perché rappresentano esigenze espresse dai quartieri e dai cittadini già da molti anni e al tempo stesso si tratta di investimenti importanti per il bilancio cittadino: la scuola del Villaggio del lavoratore, ad esempio, è attesa dalla popolazione del quartiere da oltre 20 anni e rappresenta una posta sul bilancio comunale di circa 2 milioni. Grazie alla partecipazione al bando regionale, quindi, stiamo provando a recuperare le risorse da impegnare in queste opere in modo da liberare fondi comunali per intervenire su altre scuole. Accanto a questi grandi investimenti, grazie agli accordi quadro appena aggiudicati, amplieremo la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli altri edifici in modo da lavorare sulla sicurezza e sulla funzionalità dei luoghi dove i nostri bambini trascorrono la maggior parte del tempo. Quello sull’edilizia scolastica è il miglior investimento che possiamo fare sul futuro della nostra città”.
Nuova scuola Anna Frank - Poggiofranco
Si tratta della costruzione di una nuova scuola, il cui progetto è stato redatto per poter realizzare l’edificio indifferentemente nel luogo in cui sorge la vecchia scuola oppure in un sito distante solo 70 metri. La scuola si svilupperà su tre piani: al piano terra troveranno posto 8 aule di scuola materna, la sala mensa, i servizi igienici, i depositi, gli spogliatoti, la palestra, lo spazio per le attività ricreative, l’aula insegnanti; al primo piano saranno allocate 10 aule di scuola elementare, i servizi igienici, i depositi e gli spogliatoi; il secondo piano ospiterà infine 8 aule di scuola elementare, i servizi igienici, i depositi e gli spogliatoi, i due laboratori e l’aula insegnanti.
Gli spazi esterni saranno caratterizzati dal verde: al livello della strada saranno piantumate siepi e piccole alberature sul perimetro dell’area, mentre al primo e al secondo piano è previsto uno spazio verde all’aperto protetto dove i bambini potranno svolgere attività ricreative. Su ampie zone esterne verrà utilizzata una pavimentazione di comfort elevato, realizzata con materiale plastico riciclato al 100%.
La volontà di aprire l’edificio anche in orari extrascolastici si è concretizzata nella progettazione di ambienti flessibili che possano accogliere attività differenti nell’arco della giornata e che possano essere modificati in funzione delle esigenze. Di qui la scelta di scaffalature mobili, tavoli dotati di rotelle o regolabili in altezza, pavimenti in gomma removibili utilizzabili durante le attività svolte con i bambini, arredi dinamici interattivi e di un’area giochi collocata all’esterno dell’edificio.
L’investimento previsto è di circa 6.500.000 euro.
Riqualificazione scuola Gianni Rodari - Japigia
In questi mesi sono stati effettuati diversi sopralluoghi affiancati dalla dirigente e dal personale scolastico che hanno evidenziato ai tecnici comunali le criticità dell’attuale edificio che ospita la scuola elementare.
Il progetto candidato ha l’obiettivo di rendere più funzionali gli spazi per migliorare la capacità di accoglienza della scuola non solo ai genitori che accompagnano e vengono a riprendere i propri figli, ma anche a visitatori esterni che possono potenzialmente utilizzare le strutture sportive in orario extrascolastico. Le scuole svolgono infatti un ruolo importante nelle comunità dei territori in cui si trovano, non solo come luogo di formazione ma anche come luogo di aggregazione per le comunità circostanti, dove poter svolgere attività sportive e culturali, utilizzando gli spazi aperti e sportivi dei plessi. A tal fine è necessaria una corretta gestione dei flussi di ingresso e di utilizzo delle strutture.
Si tratta di intervenire sulla ristrutturazione degli spazi di accesso ed interni della palestra, in modo da avere uno spazio di ingresso chiuso che permetta di utilizzarla anche al di fuori degli orari scolastici, mantenendo una indipendenza d’uso grazie alla porta tra il corridoio interno e tale spazio. Gli spogliatoi, distribuiti da un nuovo corridoio che collega il nuovo atrio con il cortile opposto, sono divisi per sesso e permettono una corretta gestione dei flussi per l’accesso in palestra attraverso gli spogliatoi stessi. Saranno realizzati interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche quali le fioriere e la recinzione in grigliato, sarà realizzata una nuova pavimentazione con un unico piano rampa di collegamento tra l’ingresso della scuola e il cancello, con eliminazione dei gradini esistenti e della separazione con l’accesso dei disabili.
Nella parte antistante la palestra sarà realizzata una scalinata di accesso al piano della palestra, da utilizzare anche come seduta, opportunamente modellata in modo da offrire uno spazio adeguato in quota di fronte al nuovo atrio della palestra, e un portico in struttura metallica dotato di frangisole in lamiera tagliata al laser, prospiciente la facciata della palestra e del corridoio di accesso alla stessa per offrire uno spazio di attesa ed incontro protetto dal sole e dalla pioggia.
Preliminarmente alla progettazione definitiva, attraverso un concorso in cui verranno coinvolti gli studenti, verranno scelte le migliori proposte per realizzare il nuovo rivestimento esterno della palestra, utilizzando le nuove piastrelle come tessere di un grande mosaico su temi da concordare con la dirigenza scolastica ed il corpo docente
Infine si prevede realizzare la nuova pavimentazione del campo giochi.
L’investimento previsto è di circa 650.000 euro.
Nuova scuola materna Falcone e Borsellino - Villaggio del lavoratore (quartiere attualmente sprovvisto di scuole d’infanzia).
Il nuovo edificio scolastico è destinato ad ospitare 3 sezioni di scuola per l’infanzia per un totale di 90 alunni. Il progetto si basa sulla necessità che l’edificio favorisca la didattica e l’apprendimento dei più piccoli attraverso l’esperienza diretta del mondo esterno, ovvero dei cambiamenti climatici, delle stagioni, della natura e delle trasformazioni e dei movimenti del mondo esterno alla scuola. Per tale ragione l’edificio ha assunto una forma circolare completamente trasparente e pertanto aperta all’esterno. Poiché il clima mite presente a Bari consente la possibilità di tenere le lezioni per lunga parte dell’anno all’aperto, si è voluto puntare a dotare la scuola di uno spazio esterno ma confinato, nel quale gli alunni possano espletare le proprie attività in condizioni di sicurezza: l’edificio possiede quindi una corte interna, anch’essa di forma pressoché circolare, sulla quale si affacciano tutte le sezioni. La rilevante trasparenza delle partizioni verticale interne ed esterne moltiplica il potenziale didattico fornito dall’esperienza scolastica quotidiana e, allo stesso tempo, conferisce la necessità di una protezione dal soleggiamento eccessivo degli spazi interni. A questo proposito la soluzione della copertura prevede un assetto degli sbalzi tali da conferire massimo ombreggiamento durante le ore più calde dei mesi estivi e consente la permeabilità ai raggi solari nelle ore mattutine e pomeridiane o durante il periodo invernale. Gli spazi della hall per le attività libere e di mensa sono disposti in prossimità dell’ingresso principale dell’edificio. Ciò consente a tali spazi, data la loro potenziale flessibilità, di adempiere ad usi diversi da quelli strettamente scolastici, soprattutto nelle ore pomeridiane e nelle ore serali, quando non vi sono le attività didattiche. Data l’assoluta carenza di servizi pubblici di qualsiasi rango e dimensione, la realizzazione di un nuovo edificio pubblico diventa strategico per la comunità e deve supplire in parte all’assenza di luoghi destinati alla coesione sociale. In questa prospettiva l’edificio è perfettamente parzializzabile e utilizzabile per una sua parte consistente per usi anche diversi da quelli scolastici.
L’investimento previsto è di circa 2 milioni di euro.