BARI - Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge “Relazione di fine legislatura regionale”. Una iniziativa proposta in Commissione dal Movimento 5 stelle. Si tratta di una legge che mira ad introdurre un ulteriore strumento di garanzia della trasparenza dell’operato dell’organo di governo, così come ha spiegato il presidente della prima Commissione, Fabiano Amati.
La relazione di fine legislatura, redatta dai Direttori dei Dipartimenti regionali ciascuno per l’ambito di propria competenza, è sottoscritta dal Presidente della Giunta regionale. Quanto ai controlli sulla relazione medesima è prevista la redazione di un parere da parte dell’organo di vigilanza interno regionale, e cioè del Collegio dei revisori dei conti.
La relazione di fine legislatura contiene la descrizione dettagliata delle principali attività normative e amministrative svolte durante la legislatura regionale, con specifico riferimento a: sistema ed esiti dei controlli interni; eventuali carenze riscontrate nella gestione degli enti comunque sottoposti al controllo della regione, nonché degli enti del servizio sanitario regionale, con indicazione delle azioni intraprese per porvi rimedio; eventuali azioni intraprese per contenere la spesa pubblica e stato del percorso di convergenza ai costi standard, affiancato da indicatori quantitativi e qualitativi relativi agli output dei servizi resi, anche utilizzando come parametro di riferimento realtà rappresentative dell’offerta di prestazioni con il miglior rapporto qualità-costi; situazione economica e finanziaria di ogni settore della materia pubblica e quantificazione certificata della misura del relativo indebitamento regionale; individuazione di eventuali specifici atti legislativi, regolamentari o amministrativi cui sono riconducibili effetti di spesa incompatibili con gli obiettivi e i vincoli di bilancio; stato di certificato del bilancio regionale. Con questa proposta di legge sono conclusi i lavori del Consiglio regionale.
Su richiesta del presidente del Consiglio Loizzo, ritornano invece all’esame in Commissione tre provvedimenti iscritti all’ordine del giorno sulla base dell’articolo 17 dello Regolamento del Consiglio che recita così:
Art. 17 (Termini) Le relazioni delle Commissioni devono essere presentate al Consiglio nel termine massimo di sessanta giorni, prorogabile dal Presidente del Consiglio sino a novanta. All’atto della presentazione di un progetto di legge, e anche successivamente, la Giunta regionale o il proponente possono chiedere al Consiglio che si fissi l’urgenza e, in tal caso, il termine si riduce a trenta giorni a partire dalla deliberazione di urgenza. Scaduti i termini, qualora il proponente ne faccia espressa domanda, il disegno o la proposta di legge vengono iscritti all’ordine del giorno e discussi sul testo del proponente, salvo che il Presidente del Consiglio, su richiesta della Commissione, non proroghi il termine ordinario o quello precedentemente fissato. La proroga non può superare i trenta giorni. Trascorso tale termine, il Presidente iscrive all’ordine del giorno della prima seduta successiva del Consiglio regionale il disegno o la proposta di legge, che devono essere comunque discussi. Contro la discussione non sono ammesse pregiudiziali di nessun genere né richieste di rinvio. Ove il proponente dichiari il suo accordo, il Consiglio può decidere il rinvio in Commissione. Le relazioni delle Commissioni consiliari permanenti sono distribuite almeno quarantotto ore prima che si apra la discussione, tranne che il Consiglio non deliberi altrimenti).
Le leggi rinviate all’esame delle Commissioni competenti sono, la proposta del Movimento 5 stelle relativa alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno del bullismo, la proposta Amati sulle liste d’attesa e la proposta, ancora del Movimento 5 stelle che riguarda norme in materia di accoglienza, convivenza civile e integrazione.
La relazione di fine legislatura, redatta dai Direttori dei Dipartimenti regionali ciascuno per l’ambito di propria competenza, è sottoscritta dal Presidente della Giunta regionale. Quanto ai controlli sulla relazione medesima è prevista la redazione di un parere da parte dell’organo di vigilanza interno regionale, e cioè del Collegio dei revisori dei conti.
La relazione di fine legislatura contiene la descrizione dettagliata delle principali attività normative e amministrative svolte durante la legislatura regionale, con specifico riferimento a: sistema ed esiti dei controlli interni; eventuali carenze riscontrate nella gestione degli enti comunque sottoposti al controllo della regione, nonché degli enti del servizio sanitario regionale, con indicazione delle azioni intraprese per porvi rimedio; eventuali azioni intraprese per contenere la spesa pubblica e stato del percorso di convergenza ai costi standard, affiancato da indicatori quantitativi e qualitativi relativi agli output dei servizi resi, anche utilizzando come parametro di riferimento realtà rappresentative dell’offerta di prestazioni con il miglior rapporto qualità-costi; situazione economica e finanziaria di ogni settore della materia pubblica e quantificazione certificata della misura del relativo indebitamento regionale; individuazione di eventuali specifici atti legislativi, regolamentari o amministrativi cui sono riconducibili effetti di spesa incompatibili con gli obiettivi e i vincoli di bilancio; stato di certificato del bilancio regionale. Con questa proposta di legge sono conclusi i lavori del Consiglio regionale.
Su richiesta del presidente del Consiglio Loizzo, ritornano invece all’esame in Commissione tre provvedimenti iscritti all’ordine del giorno sulla base dell’articolo 17 dello Regolamento del Consiglio che recita così:
Art. 17 (Termini) Le relazioni delle Commissioni devono essere presentate al Consiglio nel termine massimo di sessanta giorni, prorogabile dal Presidente del Consiglio sino a novanta. All’atto della presentazione di un progetto di legge, e anche successivamente, la Giunta regionale o il proponente possono chiedere al Consiglio che si fissi l’urgenza e, in tal caso, il termine si riduce a trenta giorni a partire dalla deliberazione di urgenza. Scaduti i termini, qualora il proponente ne faccia espressa domanda, il disegno o la proposta di legge vengono iscritti all’ordine del giorno e discussi sul testo del proponente, salvo che il Presidente del Consiglio, su richiesta della Commissione, non proroghi il termine ordinario o quello precedentemente fissato. La proroga non può superare i trenta giorni. Trascorso tale termine, il Presidente iscrive all’ordine del giorno della prima seduta successiva del Consiglio regionale il disegno o la proposta di legge, che devono essere comunque discussi. Contro la discussione non sono ammesse pregiudiziali di nessun genere né richieste di rinvio. Ove il proponente dichiari il suo accordo, il Consiglio può decidere il rinvio in Commissione. Le relazioni delle Commissioni consiliari permanenti sono distribuite almeno quarantotto ore prima che si apra la discussione, tranne che il Consiglio non deliberi altrimenti).
Le leggi rinviate all’esame delle Commissioni competenti sono, la proposta del Movimento 5 stelle relativa alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno del bullismo, la proposta Amati sulle liste d’attesa e la proposta, ancora del Movimento 5 stelle che riguarda norme in materia di accoglienza, convivenza civile e integrazione.
Tags
Politica