Roma, militare dell'Esercito si suicida dinanzi a Palazzo Grazioli

ROMA - Dramma a Roma per il caporalmaggiore Enrico De Mattia, inquadrato nell'operazione Strade Sicure, che si è tolto la vita ieri a Palazzo Grazioli, la residenza capitolina di Silvio Berlusconi. A diffondere la notizia il sito GrNet.it, poi confermata in ambienti militari.

Durante il turno pomeridiano, intorno alle 15, il giovane - originario di Angri (Salerno) e proveniente dal 1/o Reggimento Granatieri di Sardegna - sarebbe entrato in un bagno del palazzo portando con sè la pistola d'ordinanza e si sarebbe sparato in testa.

GrNet.it ricorda che quello di ieri è il terzo suicidio in sei mesi di un militare impegnato nell'operazione Strade Sicure. "I ragazzi chiamati a svolgere il servizio nell'operazione Strade Sicure - rileva GrNet.it - sono tutti provati fisicamente (condizione che è peggiorata anche a causa del gran caldo e delle condizioni di lavoro) ma, soprattutto psicologicamente".

"Motivi sentimentali", secondo quanto apprende l'ANSA da fonti dell'Esercito, sarebbero legati al suicidio del militare. "Chi in queste ore prova a strumentalizzare il fatto riconducendolo a informazioni o motivazioni false - rilevano le stesse fonti - compie un atto di sciacallaggio, anche nei confronti della famiglia del soldato che in queste ore sta vivendo un grande momento di dolore". In relazione a notizie uscite su alcuni media, viene inoltre precisato che "il ragazzo non era sposato e non aveva figli".

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