FOGGIA - Ennesima aggressione nei confronti delle Forze dell’Ordine avvenuta qualche giorno fa a Foggia. Un cittadino nigeriano di 27 anni ha tentato di scippare la borsetta ad una donna in pieno centro. Intervenuta sul posto una volante della Questura di Foggia, alla vista degli agenti il 27enne si è scagliato contro di loro, sottraendo lo sfollagente con il quale ha colpito ripetutamente i poliziotti cercando anche di sottrargli la pistola.
Lo spray urticante non è riuscito a calmare la furia del 27enne che è stato ferito ad una gamba da un colpo di pistola esploso da uno dei due agenti che, nonostante tutto, cercavano di proteggere lo straniero dalla ferocia della folla che voleva linciarlo in difesa degli operatori.
Per il 27enne è stato emesso un decreto di espulsione con revoca del permesso di soggiorno e il poliziotto che ha sparato si è visto notificare un’informazione di garanzia.
«Lo chiamano ‘atto dovuto’ e intanto inizi a pensare come pagarti l’avvocato – commenta Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – i colleghi sono stati ripetutamente colpiti dallo straniero che ha anche cercato di sottrarre loro la pistola di ordinanza. Avrebbe potuto commettere una strage, poteva scapparci il morto. Con il taser tutto ciò non sarebbe avvenuto, il nigeriano sarebbe stato immobilizzato a debita distanza. Intanto – prosegue Paoloni – il collega adesso è indagato e se dovrà affrontare un processo, dovrà anticipare spese legali vedendosi bloccare per l’intera durata del procedimento, avanzamenti di carriera e riconoscimenti premiali, sperando di non essere trasferito chissà dove. Ci auguriamo sia fatta chiarezza quanto prima. Gli operatori su strada hanno bisogno di maggiori tutele sia dal punto di vista dell’operatività che da quello logistico. C’è bisogno del taser e di dotazioni idonee come giubbotti antiproiettile sotto camicia o guanti anti taglio. Questi ultimi come Sap, li abbiamo donati ai colleghi in più occasioni. I cittadini si fidano della Polizia – conclude – la sicurezza dei cittadini dipende anche da quella degli operatori».
Lo spray urticante non è riuscito a calmare la furia del 27enne che è stato ferito ad una gamba da un colpo di pistola esploso da uno dei due agenti che, nonostante tutto, cercavano di proteggere lo straniero dalla ferocia della folla che voleva linciarlo in difesa degli operatori.
Per il 27enne è stato emesso un decreto di espulsione con revoca del permesso di soggiorno e il poliziotto che ha sparato si è visto notificare un’informazione di garanzia.
«Lo chiamano ‘atto dovuto’ e intanto inizi a pensare come pagarti l’avvocato – commenta Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – i colleghi sono stati ripetutamente colpiti dallo straniero che ha anche cercato di sottrarre loro la pistola di ordinanza. Avrebbe potuto commettere una strage, poteva scapparci il morto. Con il taser tutto ciò non sarebbe avvenuto, il nigeriano sarebbe stato immobilizzato a debita distanza. Intanto – prosegue Paoloni – il collega adesso è indagato e se dovrà affrontare un processo, dovrà anticipare spese legali vedendosi bloccare per l’intera durata del procedimento, avanzamenti di carriera e riconoscimenti premiali, sperando di non essere trasferito chissà dove. Ci auguriamo sia fatta chiarezza quanto prima. Gli operatori su strada hanno bisogno di maggiori tutele sia dal punto di vista dell’operatività che da quello logistico. C’è bisogno del taser e di dotazioni idonee come giubbotti antiproiettile sotto camicia o guanti anti taglio. Questi ultimi come Sap, li abbiamo donati ai colleghi in più occasioni. I cittadini si fidano della Polizia – conclude – la sicurezza dei cittadini dipende anche da quella degli operatori».