ROMA - "L'evocare un possibile intervento del Capo dello Stato" nella vicenda dei sequestri relativi ai fondi della Lega "risulta essere fuori dal perimetro costituzionale". A scriverlo la Giunta esecutiva centrale dell'Anm in una nota diramata questa mattina, nella quale viene rilevato anche che "le modalità con cui il dibattito si e' alimentato creano confusione e rischiano di produrre effetti distorsivi sui precisi confini, fissati dalla Costituzione, tra la magistratura, autonoma e indipendente, e gli altri poteri dello Stato".