Habemus Papa Francesco a Bari

(credits: E.Giua)
di NICOLA ZUCCARO - Alle 8.15 di stamane, con l'atterraggio dell'elicottero papale in piazzale Cristoforo Colombo, è iniziata l'intesa giornata di Papa Francesco a Bari. Accolto dall'Arcivescovo di Bari-Bitonto Mons.Francesco Cacucci, dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal prefetto della Provincia di Bari Marilisa Magno e dal sindaco di Bari Antonio Decaro, il Pontefice ha raggiunto in auto la Basilica di San Nicola.

Qui, sul cui sagrato ha accolto i Patriarchi e i capi religiosi delle Chiese Orientali con i quali ha fatto il suo ingresso nel tempio nicolaiano dove, prima di scendere nella cripta per la venerazione delle reliquie di San Nicola e l'accensione della lampada uniflamma, è stato accolto dai frati domenicani, custodi dal 1951 della Basilica Pontificia.


ORE 9.27: Il papa insieme ai patriarchi, dopo l'accensione della fiamma uniflamma, salgono sul pulmino per andare a largo Giannella.

ORE 9.52: EMILIANO, “PER BARI E LA PUGLIA UNA GIORNATA STORICA, CHE RIMARRÀ NELLA MEMORIA PER SEMPRE” - “Papa Francesco è arrivato in Puglia, per pregare per la pace con tutti i patriarchi cristiani d'Europa e del Medioriente. È un evento storico: non accadeva da centinaia di anni che tutti questi uomini di chiesa si riunissero dopo le divisioni del passato. E quindi si apre così per Bari e per la Puglia una giornata che rimarrà nella memoria per sempre”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano all’arrivo di Papa Francesco a Bari.

"IN MEDIORIENTE LE RADICI DELLE NOSTRE STESSE ANIME" - Il monito del Papa all’inizio della preghiera ecumenica con i patriarchi in largo Giannella è un vero e proprio incitamento alla pace, a guardare al Medioriente, perché “lì c’è un tesoro da custodire con tutte le nostre forze, lì ci sono le radici delle nostre stesse anime”.

Il Pontefice ha continuato: “Da lì si è propagata nel mondo intero la luce della fede. Lì sono sgorgate le fresche sorgenti della spiritualità e del monachesimo; si conservano riti unici e ricchezze inestimabili dell’arte sacra e della teologia”.

Accenna, poi, a quello che il Medioriente sta vivendo: “Su questa regione si è addensata, una fitta coltre di tenebre: guerre, violenze, distruzioni e forme di fondamentalismo, migrazioni forzate e abbandono e abbandono, il tutto nel silenzio di tanti e la complicità di molti”. In modo deciso afferma: “Un Medioriente senza cristiani non sarebbe Medioriente”.

(credits: Ladisa)
La preghiera di questa giornata, continua Bergoglio, “è luce divina che diradi le tenebre del mondo. I cristiani sono luce del mondo, non solo quando tutto intorno è radioso, ma anche quando nei momenti bui della storia non si rassegnano all’oscurità che tutto avvolge e alimentano lo stoppino della speranza con l’olio della preghiera e dell’amore. Perché quando si tendono le mani in preghiera e quando si tende la mano al fratello senza cercare il proprio interesse, arde e risplende il fuoco dello Spirito”.

E conclude: “Su di te sia pace: è il grido dei tanti Abele di oggi che sale al trono di Dio. Vogliamo dare voce a chi non ha voce, a chi può solo inghiottire lacrime, perché il Medioriente tace, piange e soffre, mentre altri lo calpestano in cerca di potere e ricchezze”. (L.Laguaragnella)

ORE 10.41: È in corso il dialogo a porte chiuse nella Basilica San Nicola tra papa Francesco e i numerosi patriarchi delle chiese orientali.


ORE 11.10: Mons.Cacucci rilascia un commento sull'incontro con il Papa: "Non si è mai verificato nella storia un evento che abbia visto tanti capi di chiese cristiane insieme" come quello odierno.
ORE 13.01: Folla in attesa del messaggio di papa Francesco, all'esterno della Basilica il caldo non ferma i fedeli.


ORE 13.20: “Non c’è alternativa alla pace”. Lo dice papa Francesco al termine del dialogo avvenuto all’interno della Basilica di San Nicola insieme ai circa venti patriarchi delle chiese ortodosse e delle chiese cristiane d’Oriente. Al termine della tavola rotonda all’interno dell’edificio romanico i leader religiosi sono usciti sul sagrato per leggere il messaggio finale di questa giornata storica che ha visto riunite diverse confessioni religiose.