BARI - “Far intendere che, grazie a lui, in Puglia esiste da mesi il Reddito Di Cittadinanza è la beffa che si aggiunge al danno. Il Reddito di Dignità della Regione Puglia non c’entra assolutamente nulla con il Reddito di Cittadinanza del M5S anzi presenta enormi criticità e ritardi nell’erogazione per i quali abbiamo chiesto di audire i dirigenti responsabili e un rappresentante INPS nelle Commissioni congiunte III e VI. Audizioni che attendiamo da due mesi”. Così la consigliera del M5S Antonella Laricchia risponde alle dichiarazioni del Presidente Michele Emiliano, ricordando come in Puglia, secondo gli ultimi dati lSTAT, le famiglie in povertà relativa siano passate dal 14,5% del 2016 al 21,6% del 2017, il 7,1% in più, il peggior dato del Sud Italia.
“Mentre Emiliano se la prende con quei cittadini che giustamente si chiedono perché - commenta Laricchia - pur facendo parte della misura ReD (Reddito di Dignità) e rispettando anche il patto previsto, da 4 mesi non ricevono alcun contributo economico, una famiglia pugliese su cinque vive in grosse difficoltà. L’illusione di un’elemosina ai cittadini pugliesi contenuta in una Delibera della sua Giunta non può bastare. La strada, i cittadini, il territorio, dicono chiaramente che questo Reddito di Dignità non esiste. A questo punto - conclude - chiediamo anche che Emiliano venga a riferire in Commissione, ma sulla base dei dati reali non dei suoi spot elettorali”.
“Mentre Emiliano se la prende con quei cittadini che giustamente si chiedono perché - commenta Laricchia - pur facendo parte della misura ReD (Reddito di Dignità) e rispettando anche il patto previsto, da 4 mesi non ricevono alcun contributo economico, una famiglia pugliese su cinque vive in grosse difficoltà. L’illusione di un’elemosina ai cittadini pugliesi contenuta in una Delibera della sua Giunta non può bastare. La strada, i cittadini, il territorio, dicono chiaramente che questo Reddito di Dignità non esiste. A questo punto - conclude - chiediamo anche che Emiliano venga a riferire in Commissione, ma sulla base dei dati reali non dei suoi spot elettorali”.
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