di GRAZIA STELLA ELIA - Non capita spesso di avere tra le mani un libro come questo, in cui i protagonisti, già maestri, esprimono gratitudine e devozione per quelli che sono stati i loro maestri, ciascuno rimasto “spirito guida” per tutta la vita.
E’ il caso di questo volume di 280 pagine di Salvatore Giannella, In viaggio con i maestri, da poco uscito con la Minerva Editrice di Bologna, in cui ben 68 “grandi del nostro tempo” parlano di personaggi ai quali devono tanto, rimasti nella mente e nel cuore come guide insostituibili.
Vi sono libri e libri: innumerevoli certamente, ognuno relativo a un ambiente, a una branca dello scibile, ad un mondo. Libri profondamente validi e libri che si segnalano per superficialità e povertà di contenuti.
Questo libro nasce con l’intento di offrire a tutti un ricco florilegio di quadri umani da guardare e ammirare per trarne esempi e insegnamenti. E’ come un palcoscenico, sul quale si avvicendano 68 personaggi, ciascuno nella propria identità o fisionomia umana, letteraria, scientifica, artistica, sportiva…
Uno scenario di modi di vivere che, oltre a suscitare ricordi e ammirazione, arricchisce, educa ed insegna.
Ho provato meraviglia e tenerezza nell’apprendere che un giovane cantante pugliese, Michele Salvemini, in arte Caparezza, fa di Van Gogh la Musa ispiratrice, il proprio “spirito guida”. Immensa la sua emozione dinanzi agli immortali dipinti, “paragonabile all’estasi dei parrocchiani immersi nei fiumi dell’incenso”.
Che dire delle pagine in cui Fabio De Luigi parla di Tonino Guerra? Emerge dall’intervista che Salvatore gli fa tutta intera la figura del grande poeta e sceneggiatore, che si fa profeta quando dice: “Negli anni futuri, vuoti di ideologie, avremo gli occhi sulla natura. Potrebbero essere gli anni della spiritualità e della poesia; una poesia non solo di parole, ma soprattutto di gesti. Per esempio, se ci capiterà di incontrare un albero fiorito, ormai sarebbe ora di salutarlo incantati, togliendoci il cappello”.
Di grande attualità e di straordinario incitamento ai giovani di oggi il pensiero di Einstein riportato a pagina 23 a proposito della crisi intesa come preludio al meglio, anticipazione di un futuro positivo. Idea espressa in diverso modo anche dall’ormai famoso musicista Giovanni Allevi.
Molto attuale altresì quanto Alberto Angela dice dell’Imperatore Traiano: “quell’imperatore che andava con i sandali e il gonnellino, l’optimus princeps con una visione globale, moderna e persino umile”.
Ci si trova dinanzi a un caleidoscopio di meravigliose figure: uomini che hanno lasciato segni destinati a rimanere nella memoria, sempre fecondi di insegnamenti.
E’ stato il viaggio a dare a Salvatore Giannella l’opportunità di appagare sempre di più la sua sete di conoscenze e di incontri; con la forza della curiosità ha viaggiato, segnando spesso ogni tappa con una nuova intervista e, come dice nelle pagine introduttive Pier Luigi Vercesi, direttore di Sette, con “poche domande secche e al cuore, nella sua collana di perle infilava attori, artisti, scienziati, imprenditori, cantanti, stilisti, campioni dello sport e della società civile. Attraverso di loro raccontava esperienze ed esempi di donne e uomini eccezionali, mai banali, che hanno illuminato il nostro Paese e questo mondo, spesso, nel presente, fiacco, svuotato d’ideali, raggomitolato nel particulare”.
Niente gossip, dunque, nelle sue interviste; soltanto domande rivolte al cuore, all’anima dell’intervistato. Fedele alla sua linea di onesto e instancabile giornalista, Salvatore continua a lavorare, puntando al “dentro”, alla interiorità sincera e autentica di chi invita a rispondergli.
Egli chiede ad ogni intervistato chi sia lo spirito che lo guida, il personaggio a cui si ispira e quello a cui si rivolge quando si trova in difficoltà .
Un libro, In viaggio con i maestri, che vorrei definire “nobilmente popolare”, perché non è rivolto ad una fascia specifica di lettori, bensì a tutti i lettori, data la consolidata notorietà dei numerosi protagonisti.
Un libro che evidenzia anche una scrittura accattivante, alta e sobria ad un tempo.
Buon viaggio, dunque, a questo bel volume che si aggiunge alle tante pubblicazioni del giornalista – scrittore Giannella, la cui vita, già colma di riconoscimenti e premi, continua ad essere frenetica come negli anni verdi.
(Tonino Guerra in un ritratto digitale di Giacomo Giannella/Streamcolors)
E’ il caso di questo volume di 280 pagine di Salvatore Giannella, In viaggio con i maestri, da poco uscito con la Minerva Editrice di Bologna, in cui ben 68 “grandi del nostro tempo” parlano di personaggi ai quali devono tanto, rimasti nella mente e nel cuore come guide insostituibili.
Vi sono libri e libri: innumerevoli certamente, ognuno relativo a un ambiente, a una branca dello scibile, ad un mondo. Libri profondamente validi e libri che si segnalano per superficialità e povertà di contenuti.
Questo libro nasce con l’intento di offrire a tutti un ricco florilegio di quadri umani da guardare e ammirare per trarne esempi e insegnamenti. E’ come un palcoscenico, sul quale si avvicendano 68 personaggi, ciascuno nella propria identità o fisionomia umana, letteraria, scientifica, artistica, sportiva…
Uno scenario di modi di vivere che, oltre a suscitare ricordi e ammirazione, arricchisce, educa ed insegna.
Ho provato meraviglia e tenerezza nell’apprendere che un giovane cantante pugliese, Michele Salvemini, in arte Caparezza, fa di Van Gogh la Musa ispiratrice, il proprio “spirito guida”. Immensa la sua emozione dinanzi agli immortali dipinti, “paragonabile all’estasi dei parrocchiani immersi nei fiumi dell’incenso”.
Che dire delle pagine in cui Fabio De Luigi parla di Tonino Guerra? Emerge dall’intervista che Salvatore gli fa tutta intera la figura del grande poeta e sceneggiatore, che si fa profeta quando dice: “Negli anni futuri, vuoti di ideologie, avremo gli occhi sulla natura. Potrebbero essere gli anni della spiritualità e della poesia; una poesia non solo di parole, ma soprattutto di gesti. Per esempio, se ci capiterà di incontrare un albero fiorito, ormai sarebbe ora di salutarlo incantati, togliendoci il cappello”.
Di grande attualità e di straordinario incitamento ai giovani di oggi il pensiero di Einstein riportato a pagina 23 a proposito della crisi intesa come preludio al meglio, anticipazione di un futuro positivo. Idea espressa in diverso modo anche dall’ormai famoso musicista Giovanni Allevi.
Molto attuale altresì quanto Alberto Angela dice dell’Imperatore Traiano: “quell’imperatore che andava con i sandali e il gonnellino, l’optimus princeps con una visione globale, moderna e persino umile”.
Ci si trova dinanzi a un caleidoscopio di meravigliose figure: uomini che hanno lasciato segni destinati a rimanere nella memoria, sempre fecondi di insegnamenti.
E’ stato il viaggio a dare a Salvatore Giannella l’opportunità di appagare sempre di più la sua sete di conoscenze e di incontri; con la forza della curiosità ha viaggiato, segnando spesso ogni tappa con una nuova intervista e, come dice nelle pagine introduttive Pier Luigi Vercesi, direttore di Sette, con “poche domande secche e al cuore, nella sua collana di perle infilava attori, artisti, scienziati, imprenditori, cantanti, stilisti, campioni dello sport e della società civile. Attraverso di loro raccontava esperienze ed esempi di donne e uomini eccezionali, mai banali, che hanno illuminato il nostro Paese e questo mondo, spesso, nel presente, fiacco, svuotato d’ideali, raggomitolato nel particulare”.
Niente gossip, dunque, nelle sue interviste; soltanto domande rivolte al cuore, all’anima dell’intervistato. Fedele alla sua linea di onesto e instancabile giornalista, Salvatore continua a lavorare, puntando al “dentro”, alla interiorità sincera e autentica di chi invita a rispondergli.
Egli chiede ad ogni intervistato chi sia lo spirito che lo guida, il personaggio a cui si ispira e quello a cui si rivolge quando si trova in difficoltà .
Un libro, In viaggio con i maestri, che vorrei definire “nobilmente popolare”, perché non è rivolto ad una fascia specifica di lettori, bensì a tutti i lettori, data la consolidata notorietà dei numerosi protagonisti.
Un libro che evidenzia anche una scrittura accattivante, alta e sobria ad un tempo.
Buon viaggio, dunque, a questo bel volume che si aggiunge alle tante pubblicazioni del giornalista – scrittore Giannella, la cui vita, già colma di riconoscimenti e premi, continua ad essere frenetica come negli anni verdi.
(Tonino Guerra in un ritratto digitale di Giacomo Giannella/Streamcolors)
In questi tempi confusi, un libro-bussola è benvenuto. (Lucio Labianca)
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