Salvini: "L'Italia che governeremo per i prossimi 30 anni non ha paura di niente e di nessuno"

ROMA - "L'Italia che governeremo per i prossimi 30 anni, si rassegnino i compagni, è un'Italia che non ha paura di niente e di nessuno" ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini a Pontida al tradizionale Raduno del Carroccio.

"L'obiettivo è costruire un Paese orgoglioso, diverso, fondato sulle autonomie. Il tradizionale raduno non lo considero un comizio, ma una riunione di famiglia e mi piacerebbe che ognuno di voi portasse a casa un impegno, cioè che questa non è la fine di un percorso, ma un avvio. Perché quello che siamo riusciti fare quest'anno, dall'anno prossimo lo faremo a livello continentale. Questa famiglia dovrà crescere e coinvolgere. Per questo chiedo il vostro aiuto e il vostro consiglio, umilmente. E penso che ce la faremo con la battaglia di chi è quaggiù e il sostegno di chi è lassù. I porti per chi aiuta chi traffica esseri umani sono e resteranno chiusi. In questi primi mesi di lavoro ho trovato nei dirigenti Cinque Stelle persone oneste, coerenti e con la voglia di cambiare il Paese. Ma certo se i porti si chiudono o si aprono lo decide il ministro dell'Interno, perché funziona così. Del resto oggi c'è la terza nave di una Ong straniera che prenderà la via di un Paese diverso dall'Italia. Poi ce ne sarà una quarta, una quinta e così via. Fino a quando gli scafisti si stuferanno e cambieranno mestiere. Io non faccio speculazioni, a differenza di altri, sui morti. Se qualcuno muore a cinque chilometri dalle coste libiche è perché ci sono navi pronte a raccoglierli. Se qualcuno annega a pochi chilometri dalle coste libiche, senza che la guardia costiera italiana sia neanche stata contattata non vedo la connessione. Alcuni sciacalli sono arrivati a dire che la tragedia avvenuta l'altro giorno nel Mar Mediterraneo, a tre miglia dalle coste libiche, è colpa nostra. Ma io vorrei dire che ormai gli scafisti hanno capito che l'aria sta cambiando.Erano stati abituati ad arricchirsi di fronte a morte sicura migliaia di migliaia di bimbi e ragazzi perché tanto c'era sempre qualcuno disposto ad aiutarli nel loro mestiere di scafisti. Oggi le autorità libiche sono rientrate democraticamente nel pieno controllo del loro territorio e per questo voglio ringraziare gli uomini della guardia costiera libica che, nel silenzio di giornali e televisioni, hanno soccorso più di mille disperati che stavano rischiando di annegare riportandoli sul territorio libico. Ringrazio queste persone che stanno portando via la pagnotta ai mafiosi del business dell'immigrazione".