ROMA - Mercoledì 11 luglio tre minori di nazionalità italiana con la loro madre sono stati trattenuti all’aeroporto di Bratislava dalla polizia di frontiera, impedendo loro l’imbarco su un aereo, perché i tre ragazzi, di 8, 12 e 16 anni erano segnalati come scomparsi nel Sistema di informazione dello spazio Schengen (SIS).
La notizia, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata rivelata da Tasr soltanto nel pomeriggio di venerdì su informazione fornita dal presidio del Corpo di polizia, che ha disposto la messa in luogo sicuro dei minori, impendendo loro di continuare il viaggio. Dopo aver riscontrato la segnalazione dei loro nomi come scomparsi, gli agenti di polizia hanno contattato le autorità competenti, che hanno confermato la validità dell’informazione.
Ad occuparsi delle persone fermate sono poi stati i funzionari dell’Ufficio del Lavoro, Affari sociali e Famiglia (UPSVaR) che hanno preso cura del caso. La segnalazione era stata fatta allo scopo di non lasciare che uscissero dall’area Schengen.
La notizia, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata rivelata da Tasr soltanto nel pomeriggio di venerdì su informazione fornita dal presidio del Corpo di polizia, che ha disposto la messa in luogo sicuro dei minori, impendendo loro di continuare il viaggio. Dopo aver riscontrato la segnalazione dei loro nomi come scomparsi, gli agenti di polizia hanno contattato le autorità competenti, che hanno confermato la validità dell’informazione.
Ad occuparsi delle persone fermate sono poi stati i funzionari dell’Ufficio del Lavoro, Affari sociali e Famiglia (UPSVaR) che hanno preso cura del caso. La segnalazione era stata fatta allo scopo di non lasciare che uscissero dall’area Schengen.
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