Una nuova terapia per la disfunzione erettile: ma è davvero necessaria?


Il fenomeno dell’impotenza è sempre più in crescita e per questo, sono state messe in pratica diverse terapie. L’ultima in ordine di tempo è rappresentata dalla terapia con onde d’urto a bassa intensità. Si tratta di una delle poche terapie che va a migliorare le erezioni spontanee, ringiovanendone peraltro il processo. I vantaggi che derivano da questa modalità di cura sono diversi. Parliamo di una pratica non invasiva, poiché il paziente non assume nessun farmaco ed il trattamento avviene soltanto in uno studio medico, e generalmente dura venti minuti. I benefici, anzi, sono visibili in un tempo relativamente breve: dalle sei alle otto settimane dall’intervento terapeutico, peraltro senza eccessive complicanze. Va detto, infine, che i vantaggi apportati ai pazienti dalla terapia sono più che incoraggianti: la gestione della disfunzione erettile va verso una completa rivoluzione.      

Ma come funziona la terapia, come agisce e che risultati porta? Per prima cosa le onde d’urto agiscono per mezzo di onde acustiche: l’impulso di pressione generato trasporta energia: la stessa può essere controllata e concentrata nella posizione che più si desidera. L’onda d’urto, applicata ad un organo, va ad interagire con i tessuti selezionati e vanno ad apportare diversi cambiamenti al sistema biologico. Si tratta di una terapia che vede la sua prima applicazione per la cura dei calcoli renali, nella prima metà degli anni ’70, quella che viene generalmente conosciuta come litotripsia per calcolosi renale. Tramite alcuni studi venne notato che la stimolazione con le onde d’urto era capace di migliorare e riparare in alcuni casi taluni disturbi non necessariamente collegati alla patologia in trattamento. 

Le onde d’urto esercitano azione terapeutica anche su dolori e condizioni instabili del sistema muscolare e scheletrico. Dopo più di un trentennio di studi e ricerche, la terapia oggi è arrivata a trovare applicazione in svariati campi: dalle lesioni di tessuti molli alla disfunzione erettile, finanche alla cellulite. Nei tessuti interessati dall’azione delle onde, il trattamento provoca una risposta post infiammatoria e questo porta l’organismo a reagire tramite l’aumento di circolazione del sangue, per dirne una. Nel caso poi specifico qui preso in esame, della disfunzione erettile, le onde vanno a migliorare l’erezione. Il tutto favorendo lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni nel pene e rinvigorendo la muscolatura liscia del pene, un vero e proprio cavillo per i pazienti affetti da disfunzione erettile, dal momento che la muscolatura dell’arteria del pene è danneggiata e il corretto funzionamento dell’organo viene compromesso o, per meglio dire, subisce occlusione.   

Il trattamento può essere una soluzione per tutti i sofferenti di disfunzione erettile, - 3 milioni secondo le ultime statistiche - migliorando anche le prestazioni di chi invece non e soffre ed anzi, viene spesso utilizzato come sistema preventivo per scongiurare la patologia. Ma non è tutto qui. Per molti uomini la disfunzione è una malattia, ma sarebbe più giusto definirla sintomo, legato anche all’invecchiamento, o derivante da patologie nascoste, come diabete o cardiopatia: la disfunzione è preoccupante soprattutto a livello cardiovascolare, infatti. Una volta accertatisi della disfunzione, è importante riferirsi ad un medico per più approfonditi controlli, dal momento che incidono vari fattori come il peso, la pressione, il colesterolo, tutto associato ad uno stile insano di vita. Il primo intervento, più che a livello terapeutico, dovrebbe essere a livello mentale: ridimensionarsi, dallo stile di vita all’alimentazione.