di REDAZIONE - La decisione assunta dalla Regione Puglia di affiancare due vice-direttori generali a Nicola De Sanctis, amministratore delegato e direttore generale di AQP, rappresenta evidentemente il tentativo di Michele Emiliano di commissariare l'operato del manager del più grande acquedotto d'Europa.
Ora per provare a far fronte alle tante criticità che si stanno accumulando nella gestione di AQP, Emiliano decide di istituire queste due nuove figure di vice direttori generali, con il compito di "supportare" De Sanctis. Ovviamente le dichiarazioni ufficiali smentiscono ogni frizione tra i vertici dell'acquedotto e quelli della Regione, ma è difficile non considerare questa decisione dell'azionista unico di AQP come il tentativo di limitare fortemente l'ambito di attività di De Sanctis e di controllarne più da vicino l'operato.
D'altro canto che la gestione di AQP di questi anni sia stata non eccelsa lo dimostra, da solo, il dato relativo al ritardo negli investimenti programmati, dal momento che come emerge dal monitoraggio sugli investimenti effettuati da AQP, fatto dall'Autorità Idrica Pugliese, gli interventi strutturali effettuati nel 2017 sono stati pari a poco più della metà di quelli previsti. Questo evidenzia lo stato confusionale in cui versa AQP che in questi anni è stata ben utilizzata per spostare o piazzare pedine nel grande scacchiere politico del presidente Emiliano, o per sancire ardite alleanze trasversali e trasformistiche con pezzi di centrodestra, come accaduto con la nomina a Presidente di Simeone Di Cagno Abbrescia. Noi riteniamo che dinnanzi a questo spettacolo sia indispensabile cambiare radicalmente strada. Innanzitutto decidendo di sostituire Nicola De Sanctis se, come pare evidentemente, non gode più della fiducia del Presidente Emiliano.
Ma quel che davvero è necessario è riportare al centro della discussione il servizio che AQP offre a tutti i pugliesi, procedendo alla ripubblicizzazione di questo ente in modo che possa garantire davvero a tutti i cittadini il diritto di accesso all'acqua, in un regime di massima trasparenza e con il contributo e il coinvolgimento di associazioni, comitati e realtà che da anni si occupano di questo tema. Piuttosto che continuare a occuparsi di nomine e incarichi, Michele Emiliano inizi finalmente ad occuparsi di acqua e della reale possibilità per tutti di poterne usufruire. È questa l'unica cosa che interessa realmente ai cittadini.
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