BARI - “Sulla questione dell’autonomia regionale, Emiliano dovrebbe rimettere i piedi per terra e ridimensionarsi: se il presidente (e non governatore, come sogna!) insisterà su questo fronte, rischierà di finire contro un muro e gettare all’aria il futuro della Puglia perché è altamente pericoloso richiedere più competenze allo Stato quando sussiste un oggettivo e consistente squilibrio con le altre Regioni del Nord che hanno avviato l’iniziativa.
L’autonomia non è una barzelletta: come può la Puglia competere con la Lombardia, per esempio, quando non siamo nemmeno lontanamente vicini al suo livello di infrastrutture e qualità dei servizi? Come possiamo rinunciare alle risorse aggiuntive del fondo di perequazione nazionale e gestire più funzioni senza avere la forza economica per sostenerle? Anzi, ad Emiliano dico che sarebbe molto più saggio ‘asciugare’ il più possibile di competenze la nostra Regione: a partire dalla rete stradale. Abbiamo acquisito questa funzione ed oggi le strade divenute provinciali rasentano il terzo mondo perché non abbiamo i soldi per manutenerle. E’ solo uno dei tanti esempi ma è certamente il dato da cui partire per una valutazione seria della questione. Lo stesso Emiliano deve mettere un argine alla sua ambizione perché sta giocando col fuoco: non vorremmo trovarci nella situazione di una Regione ‘ricca’ di competenze ma ‘povera’ di soldi e di servizi erogati ai cittadini. Questi ultimi potrebbero prenderla molto, molto male”.