LECCE - Ancora una brutta storia di caporalato da Lecce, dove gli agenti della Squadra mobile hanno arrestato un pakistano per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Gli agenti sono intervenuti in una azienda agricola, in località Monteroni, al cui interno sono stati identificati 32 lavoratori, impiegati nella raccolta dei pomodori, per lo più di nazionalità pakistana alloggiati in giacigli di fortuna all'interno del casolare e reclutati all'inizio della stagione da un loro connazionale.
I braccianti erano costretti, con minacce e violenze fisiche e verbali, a lavorare per oltre 10 ore al giorno con una breve sosta solo per il pranzo, a fronte di un paga che variava da un euro a un massimo di tre euro a ora.
I braccianti erano costretti, con minacce e violenze fisiche e verbali, a lavorare per oltre 10 ore al giorno con una breve sosta solo per il pranzo, a fronte di un paga che variava da un euro a un massimo di tre euro a ora.