MONTESARDO (Le) - "Potevamo interrompere tutto questo?" sorride Agostino Laganà. I "Solisti Ambrosiani" (foto di Orazio Coclite) hanno appena aperto la prima serata della XIX edizione. Siamo nella Chiesa Madre di Montesardo, antico centro messapico dove il grande Girolamo Melcarne ebbe i natali. Una ruga dettata dall'incertezza si scioglie lentamente sul viso del "popolo del Montesardo" che ogni anno, verso la fine di agosto, giunge dall'Italia e anche dall'estero per ascoltare la sua musica immortale.
Quest'anno c'è stata un'attesa impensabile, il Festival di Musica Antica ha rischiato di interrompersi dopo diciotto anni. Il direttore artistico Doriano Longo che lo inventò e lo portò al successo non aveva segnali incoraggianti dal Comune.
E così con Laganà, gli ex sindaci Luigi Nicolardi e Cosimo Del Casale, e qualche altro appassionato, si è mosso con l'intenzione di proseguire il cammino e non deludere l'attesa di tanta gente arrivata nel paese.
E così con Laganà, gli ex sindaci Luigi Nicolardi e Cosimo Del Casale, e qualche altro appassionato, si è mosso con l'intenzione di proseguire il cammino e non deludere l'attesa di tanta gente arrivata nel paese.
Stanno costituendo un'associazione culturale detta appunto "Il Montesardo" e per la copertura delle spese hanno trovato aziende sensibili alla tematica della musica barocca: SE.Co (Alessano), RUSSO (Distribuzione bevande e alimentari), GEOPROVE srl (Ruffano), Hotel Colibrì (Alessano), TUA Assicurazioni (Alessano).
E così il Festival è partito tra gli applausi e i bis dei bravissimi "Solisti Ambrosiani" (Tullia Pedersoli, soprano, Davide Belosio, violino, Claudio Frigerio, violomcello ed Emma Bolamperti, cembalo).
"Risoluto son già" è stato il titolo del concerto di apertura, che ha proposto brani dall'opera di A. Caldara. Standing ovation e numerose chiamate del pubblico.
E così il Festival è partito tra gli applausi e i bis dei bravissimi "Solisti Ambrosiani" (Tullia Pedersoli, soprano, Davide Belosio, violino, Claudio Frigerio, violomcello ed Emma Bolamperti, cembalo).
"Risoluto son già" è stato il titolo del concerto di apertura, che ha proposto brani dall'opera di A. Caldara. Standing ovation e numerose chiamate del pubblico.
Longo ha detto che l'Associazione è aperta a tutti, vicini e lontani, aprendo di fatto agli amministratori comunali che forse hanno sottovalutato l'importanza di una Festival che da anni propone musica barocca e strumentisti e "voci" di fama mondiale, che per il ventennale Del Casale e Nicolardi vorrebbero richiamare:.Franco Pavan, Egon Mihailovic, Serena Scarinzi per citarne solo alcuni.
Ora il Festival prosegue (24 agosto) alla Masseria "Palummaru" col premio intitolato a Sergio Torsello per le produzioni letterarie di argomento musicale che l'anno scorso fu vinto da Attilio Cantore con l'opera "La Musica e la Grotta" (Editore Chimienti). Con interventi musicali su repertorio barocco di Anna Lucia Alessio (soprano), Miriam Baffi (violino), Maria Grazia Chiarito (tiorba) e Sergio De Blasi (cembalo).
Il 28 (Chiesa Madre di Alessano) sarà presentato in anteprima "Hieronymus Montisardui", il cd inciso dall'Ensemble di Terra d'Otranto: Angelo De Leonardis (basso), Doriano Longo (violino barocco), Luca Tarantino (chitarra spagnola e tiorba), Pierluigi Ostuni (tiorba), Christian Accogli (organo), bella cover di Nadia Esposito. Il lavoro è vincitore del bando "Puglia Sounds Record 2018".
Il 29 agosto si chiude con la "Cena Rinascimentale" al Larilò Piccolo Ristorante di Alessano, con ricette del periodo barocco di Christofaro Messisbugo (Venezia, 1557).
(ph credits: O.Coclite)