La Grecia dice addio alla Troika


Un nuova era per la Grecia che esce ufficialmente dall'ultimo piano di aiuti internazionali che ne hanno evitato la bancarotta e l'uscita dall'euro, a costo di pesantissime riforme. Dopo Portogallo, Irlanda, Spagna e Cipro, infatti la Grecia era l'ultimo membro dell'Eurozona a beneficiare di un programma di aiuti internazionali dopo la forte crisi.

I problemi per gran parte della popolazione restano gravi - disoccupazione, riduzione drastica di salari e pensioni, difficoltà per il settore della sanità, fuga all'estero di quasi mezzo milione di greci.

L'inizio della "tragedia greca" avvenne alla fine del 2009, in piena crisi finanziaria mondiale, quando l'allora premier George Papandreou dichiarò che i suoi predecessori avevano falsato i bilanci. Dopo anni di sisma economico, politico e sociale, la svolta decisiva fu il referendum indetto da Alexis Tsipras nel luglio 2015 in cui furono bocciate le richieste della Troika europea in cambio di una nuova tranche di aiuti. Misure che poi però furono di fatto accettate, con il Paese che rischiava di non poter pagare stipendi e pensioni. Da allora Tsipras, pagando un pesante prezzo in termini di consensi, ha gestito i memorandum. Anche se la strada della ripresa è ancora lontana, la Grecia guarda comunque avanti.