"L'acqua non basta a spegnere l’Ilva di Taranto né le cause di malattia e morte"


TARANTO - Dopo mesi di annunci e proclami da parte di questa amministrazione, a riguardo di presunte pulizie speciali al quartiere Tamburi, ci ritroviamo a fare il punto della situazione all’indomani di una prevedibile farsa. Così in una nota 'Tamburi Combattenti'

Forse - si legge in una nota - c’è ancora chi pensa che i quartieri siano popolati da ignoranti che credono a qualsiasi cosa gli venga propinata, ci teniamo a precisare che non è affatto così e ve ne diamo ampia dimostrazione.

Intorno alla mezzanotte di ieri è partita, alla presenza di media invitati per l’occasione in perfetto stile propagandistico, una blanda pulizia delle strade così come avviene normalmente in tutta la città una volta al mese. In aggiunta si è visto solo qualche operaio spruzzare acqua qua e là con una manichetta.

Quella che hanno definito come una pulizia accurata, in realtà è stata una sciacquata che ha visto l’impiego di mezzi ingombranti che, per ovvie ragioni legate alle loro dimensioni, sono impossibilitati anche a raggiungere gli angoli dei marciapiedi. La pulizia ha riguardato le strade e l’asfalto e qualche marciapiede scelto a caso. Nessuna zona antistante i portoni così come nessuna aiuola è stata coinvolta da questo intervento presentato in pompa magna come un grande successo.

Eppure proprio sulle aiuole e le aree verdi del rione Tamburi vige dal 2012 un’ordinanza sindacale che ne vieta l’accesso. Queste aree non sono state neanche recintate e segnalate come si dovrebbe fare in caso di simili pericoli tuttora esistenti. Ai nostri figli è impedito il gioco negli spazi verdi, così come è impedito di stare all’aria aperta a fare sport o a giocare come qualsiasi altro bambino, è impedito tenere le finestre aperte ed è anche limitato il loro diritto allo studio qualora qualcuno avesse dimenticato frattanto questi “piccoli particolari”. Riteniamo che certi trattamenti non dovrebbero riservati nemmeno alle bestie, figuriamoci se possiamo accettare che vengano riservati ai nostri bambini.

Attendiamo vanamente che il sindaco e la maggioranza si schierino dalla parte dei cittadini e ne garantiscano la salute e le libertà essenziali come i loro obblighi prevedono. Cose ben di verse dall’innaffiare le strade e spazzolarle. Noi conosciamo bene quelle polveri di minerali che insidiano le nostre case e la nostra alterata normalità. Ce le ritroviamo sulla pelle, sulle lenzuola, sugli abiti stesi ad asciugare, sul cibo, ovunque. E non sarà una simile pagliacciata a tutelarci in alcun modo.
Non può esistere alcuna pulizia utile con le fonti inquinanti in marcia visto che, dopo qualche secondo, le stesse, ricoprono nuovamente di inquinanti, visibili e non, qualsiasi cosa nel raggio di decine di km.

Per ripristinare la realtà dei fatti, mistificata attraverso copiosi comunicati stampa apparsi in questi mesi sui media, riteniamo doveroso precisare quanto segue: "Questa amministrazione non ha ottenuto alcunchè in più rispetto alle precedenti dall’Ilva  e che il principio di chi inquina paga non ha nemmeno sfiorato il suderurgico che viene indicato come il soggetto che si farà carico di queste fantomatiche pulizie. Ricordiamo, infatti, al nostro distratto sindaco che l’Ilva è in amministrazione straordinaria, pertanto questi costi pesano sui contribuenti dell’intera nazione, anche sugli stessi tarantini già danneggiati su più fronti, non di certo sull’azienda che è causa dei nostri mali, conclude la nota dei 'Tamburi combattenti'".