Manutenzione canali, Giannini: arrivano tre milioni


 BARI - Arriva un avviso pubblico per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali demaniali, con il ripristino dei cigli spondali, degli argini, la rimozione dei solidi e dei detriti presenti negli alvei e con la loro sistemazione.

 La dotazione dell’avviso è di tre milioni di euro, che sono destinati alle amministrazioni pubbliche come i Comuni e i Consorzi di bonifica. Le somme sono state stanziate con il Bilancio 2018. Lo comunica l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini.

 Saranno  ammessi a partecipare alla manifestazione di interesse le Amministrazioni Comunali, nell’ambito delle competenze per la piccola manutenzione nel settore della difesa del suolo e pulitura dei tratti degli alvei dei fiumi, dei torrenti e dei corsi d’acqua e i  Consorzi di Bonifica.

Non sono ammesse opere di regimentazione, contenimento o modifica del regime idraulico delle portate. La selezione degli interventi da finanziare, pur oggettivamente difficile, sarà effettuata da una Commissione appositamente nominata sulla base dei criteri oggettivi enunciati nell'Avviso.

E' stabilito il limite massimo per ogni singolo intervento ammissibile a finanziamento di 200.000 euro e sono dettagliate nell'Avviso le modalità di finanziamento.

 “La definizione preventiva delle modalità di assegnazione dei contributi è finalizzata – spiega Giannini - a garantire al massimo la trasparenza e l'equità dell'operato della Regione in un settore in cui le disponibilità economiche di bilancio sono, purtroppo, assolutamente insufficienti rispetto ai presumibili fabbisogni.

Inoltre, con le modalità adottate, si auspica di garantire la tempestiva e ottimale realizzazione dei lavori di manutenzione che si rendono necessari sul demanio idrico superficiale, nell'intento di scongiurare il verificarsi di danni alluvionali da esondazione degli stessi.

 Giova, tuttavia, ricordare che il ruolo della Regione nella specifica problematica è di assoluta sussidiarietà, restando in capo alle Amministrazioni competenti, già ricordate, la funzione primaria ascritta loro dalle leggi vigenti.

L'auspicio è, ovviamente, di poter disporre in futuro di risorse più cospicue, ma, nel frattempo, la Regione adotta buone pratiche per l'utilizzo delle risorse disponibili”.