CITTA' DEL VATICANO - "Il cristiano non può rinunciare a sognare che il mondo cambi in meglio. È ragionevole sognarlo, perché alla radice di questa certezza c'è la convinzione profonda che Cristo è l'inizio del mondo nuovo". Lo dice il Papa in un messaggio al Meeting di Rimini. Per Papa Francesco - si legge nel testo inviato dal Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, al vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi - "non si tratta di ritirarsi dal mondo per non rischiare di sbagliare e per conservare alla fede una sorta di purezza incontaminata, perché una fede autentica implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo".
Il Papa ha sottolineato anche che "nessuna rivoluzione può soddisfare il cuore dell'uomo" ma solo Dio. Evitare dunque i "falsi infiniti che promettono felicità senza poterla assicurare". Il tema del Meeting è legato al '68. "Si torna ad erigere muri, invece di costruire ponti" e allora "ci domandiamo se in questo mezzo secolo il mondo sia diventato più abitabile", conclude il Papa.
(ANSA).