di FRANCESCO GRECO - Ogni potere, specie se autoritario o pseudo-democratico, sin dall’antichità, ha sempre cercato legittimazione ai suoi stessi occhi e pensato di dominare la volontà popolare, anche attraverso suggestioni, superstizioni, pratiche occulte, alchimie e tutto quell’apparato al confine fra ragione e irrazionalità.
E’ una sovrastruttura sempre presente nella Storia, che a volte funziona, a volte meno, dipende da infinite variabili. Le classi alte, l’aristocrazia, i sovrani, vi ricorrevano sia per convinzioni personale, sia per ragion di Stato: tenere il popolo nella sudditanza.
Magari sopravvive ancora oggi, al tempo 2.0: ha solo cambiato forma, è più sottile, avendo i popoli qualche strumento culturale, sebbene omologato. A questo tramestio con l’occulto, magari taroccato, non sono sfuggiti i regimi che hanno insanguinato il Novecento. Di Hitler e Mussolini sappiamo, di altri meno: Stalin, Ceaucescu, Henver Hoxia, Fidel Castro, ecc. Hitler cercò sostegno al suo delirio etnico la mitologia nordica (elfi, troll, ecc.). Mussolini aveva più materiale: le icone dell’Impero Romano, ma sconfinò nel grottesco quando credendosi Cesare, finì nel grottesco con i famosi soldati con l’orologio al polso.
Avviso ai tiranni (anche quelli “democratici”) di domani: rammentate Thomas Mann: “In ogni attitudine spirituale c’è un’attitudine politica latente”. In parole povere: se vi mettete ad armeggiare con l’occulto e il mito, lo fate a vostro rischio e pericolo, poiché finirete anche voi nel ridicolo e i fratelli Guzzanti vi copriranno di satira.
“Satana e la svastica” (il nazismo e l’occulto), di Francis King, Edizioni L’Età dell’Acquario, Torino 2015, pp. 358, euro 24.50 (collana Uomini Storia e Misteri, bella traduzione di Diana Mengo), è un excursus ben esposto (divulgativo) e ovviamente documentato sul background del nazismo in rapporto all’occulto. Che poi abbia avuto un ruolo così decisivo e non sociologico è da vedere, ma risulta ostico credere che Hitler decideva annessioni e invasioni consultando i maghi. O dovevano essere spie russe o ciarlatani quelle che gli consigliarono la tragedia dell’invasione dell’URSS.
Circondato da siffatti ciarlatani (da Madame Blavatsky a Horbinger), che facevano strame della cultura accademica partendo dalle terza glaciazione e demolendola senza tante remore, ma che scambiava per oracoli, Hitler non poteva che finire male, trascinando nell’immane tragedia l’Europa e il mondo. Chissà se l’astrologo glielo aveva detto che sarebbe finito suicida nel bunker.
Inglese, studioso di occultismo, astrologia, tecniche divinatorie e magia sessuale, Francis King (1939-1994) ci fa entrare nei chiaroscuri del nazismo e ci mette in guardia dalle suggestioni e le superstizioni.
Se ovunque sorgono nostalgici del nazismo, se populisti e sovranisti si sovrappongono di striscio alle sue deliranti teorie, è segno che la lezione non è servita. Così altre tragedie si annunciano all’orizzonte. Peggio per noi…