BARI - Nel pomeriggio di venerdì 14 settembre 2018, il sindaco Antonio Decaro, l’assessore regionale all’Assetto del territorio Alfonso Pisicchio e l’assessora all’Urbanistica del Comune Carla Tedesco hanno presentato il concorso internazionale di idee “Bari Costasud” per la riqualificazione dell’area costiera e periferica sud-est della città.
Il concorso, in pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Bari, è rivolto agli architetti e agli ingegneri di tutte le età e curricula, con l’obiettivo di ridefinire un nuovo affaccio della città sul mare attraverso la realizzazione di un grande parco pubblico che tenga insieme le diverse nature dei luoghi, dalle presenze agricole agli spazi del litorale, e di assicurare un’adeguata dotazione di servizi per il tempo libero riqualificando il quartiere Japigia con la creazione di nuovi tessuti urbani caratterizzati da un alto livello di ‘urbanità’ (non solo case, ma servizi, negozi e attività varie), attentamente integrati con il parco e le sue funzioni.
Il concorso è altresì pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e su una piattaforma telematica dedicata a concorsi di idee e di progettazione che permetterà di acquisire i progetti dei partecipanti in maniera trasparente.
“Questa è la grande sfida della città di Bari. Una sfida che in campagna elettorale avevo promesso di lanciare, e che spero nei prossimi anni la città di Bari saprà vincere - ha spiegato Antonio Decaro -. Questo è il nodo centrale per rendere Bari davvero una città europea. Si tratta di un’operazione ampia e molto complessa perché quello su cui ci proponiamo di intervenire è il pezzo di costa più bello della città, che ha maggiore valenza dal punto di vista della prospettiva. Allo stesso tempo, oggi, è la parte più brutta di Bari, l’immagine esemplare del degrado, fisico e sociale, dalle case abbandonate ai terreni incolti, dalla prostituzione alla scarsa percezione di sicurezza. L’intervento non si limiterà alla chiusura di quel tratto di lungomare - l’attuale strada sarà arretrata all’altezza del fascio dei binari con il progetto del collo d’oca - ma riguarderà una vera e propria trasformazione urbana che dovrà tener conto della diversità e della molteplicità degli spazi disponibili e degli usi possibili. E, soprattutto, è un’operazione che terrà dentro il pubblico e il privato che insieme dovranno lavorare per dar vita al futuro della zona a sud di Bari.
In questi anni, abbiamo sempre detto che Bari oggi è una città con il mare e non una città di mare, dimensione che sta cambiando grazie alle prime esperienze di riqualificazione che stiamo portando avanti. L’esempio di Torre Quetta, dove è bastato riorganizzare una spiaggia pubblica e attrezzarla perché fosse vissuta intensamente dai cittadini, ci consegna la traccia del lavoro che dobbiamo portare avanti. La stessa cosa sta succedendo a San Girolamo, dove in queste settimane stanno terminando i lavori e dove già oggi la gente ha ricominciato a fare il bagno sotto casa. Continueremo con gli altri otto interventi progettati per tutta la costa, da Santo Spirito a Torre a Mare, fino a creare un unico lungomare per tutta la città. Si tratta di progetti già in fase avanzata e, soprattutto, che hanno copertura economica e speriamo possano essere l’anticipazione di quello che sarà il grande parco urbano della costa sud di Bari”.
“Questo concorso rappresenta un contributo importante ad un obiettivo centrale del mandato di questa amministrazione: la valorizzazione e la ricucitura del rapporto della città con il mare - ha dichiarato Carla Tedesco -. Abbiamo scelto la formula di un concorso internazionale di idee fortemente orientato dalla nostra visione della città futura, una visione costruita insieme ai cittadini nel corso delle attività di partecipazione al PUG, ai tecnici impegnati nella redazione del Piano delle coste e agli stessi tecnici incaricati del PUG. È una visione in anticipazione che prefigura l’assetto futuro di quella porzione della città scendendo ad una scala di dettaglio maggiore dello stesso PUG.
Oggetto del concorso un tratto di territorio spesso, con costa e retro costa, e con i quartieri all’interno dell’area di intervento. Il tema è un tema difficile, perché stiamo chiedendo ai progettisti di immaginare un parco al contempo di valenza metropolitana, urbana e di quartiere, che offra quegli spazi di relazione e di prossimità che mancano ai residenti di Japigia, e di delineare la riqualificazione del tessuto insediativo.
Il parco apporterà benefici alla città limitrofa e il quartiere sarà riqualificato proprio attraverso la relazione con il parco, che servirà non solo l’abitato di Japigia ma l’intera città.
Tra le novità più significative della procedura c’è il fatto che chiunque sia iscritto all’ordine, anche neolaureato, potrà parteciparvi. I requisiti per ricevere l’incarico della progettazione esecutiva ad esito di un’eventuale vittoria del concorso, infatti, non devono essere posseduti all’atto della partecipazione, il che significa che si ribalta il tradizionale rapporto tra giovani architetti e architetti senior, con i giovani professionisti che, ove vincitori, potranno scegliere di costituire il gruppo di professionisti incaricati includendo altri tecnici che abbiano i requisiti richiesti per un progettista senior”.
“Oggi è un momento importante - ha commentato Alfonso Pisicchio - perché segna l’inizio di una fase cruciale per la riqualificazione di circa sei chilometri di costa. Parliamo non solo di una porzione ma di una tangibile testimonianza del paesaggio campagna-costa. Una testimonianza della nostra identità storica nella quale, però, convivono purtroppo i cosiddetti “detrattori della bellezza”, i generatori di bruttezza. Elementi che proprio questo concorso può aiutare ad eliminare. E credo che la capacità dell’amministrazione comunale sia quella di avere una visione strategica che coniuga la riconnessione dei luoghi e la libera fruizione degli stessi da parte dei cittadini.
Sono sicuro che questo concorso, alla realizzazione del quale la Regione Puglia contribuisce con 25mila euro, farà rivivere questi luoghi e permetterà ai quartieri a monte di avvicinarsi concretamente al mare. Ci aspettiamo molto, perché questo intervento mette in moto il nostro disegno di legge regionale sulla Bellezza, diventando di fatto un primo momento di concreta articolazione della idea che stiamo costruendo su questo tema così strategico per la nostra terra”.
Già nota in questa fase anche la giuria del concorso: a presiederla sarà Josè Maria Ezquiaga, presidente dell’Ordine degli Architetti di Madrid; componenti Arturo Lanzani, ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano, Simone Monotti, designato dal Consiglio nazionale degli Ingegneri, Michele Graziadei, designato dal Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti, e Laura Casanova, direttore del settore Interventi sul territorio del Comune di Bari.
Ci sono 99 giorni di tempo per presentare i progetti, il concorso scade il prossimo 20 dicembre, la prima seduta della commissione giudicatrice si terrà il 19 gennaio del 2019. Al primo classificato andranno 25mila euro, al secondo 10mila euro, al terzo 8mila euro, al quarto, quinto e sesto 4mila euro.
Il concorso, in pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Bari, è rivolto agli architetti e agli ingegneri di tutte le età e curricula, con l’obiettivo di ridefinire un nuovo affaccio della città sul mare attraverso la realizzazione di un grande parco pubblico che tenga insieme le diverse nature dei luoghi, dalle presenze agricole agli spazi del litorale, e di assicurare un’adeguata dotazione di servizi per il tempo libero riqualificando il quartiere Japigia con la creazione di nuovi tessuti urbani caratterizzati da un alto livello di ‘urbanità’ (non solo case, ma servizi, negozi e attività varie), attentamente integrati con il parco e le sue funzioni.
Il concorso è altresì pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e su una piattaforma telematica dedicata a concorsi di idee e di progettazione che permetterà di acquisire i progetti dei partecipanti in maniera trasparente.
“Questa è la grande sfida della città di Bari. Una sfida che in campagna elettorale avevo promesso di lanciare, e che spero nei prossimi anni la città di Bari saprà vincere - ha spiegato Antonio Decaro -. Questo è il nodo centrale per rendere Bari davvero una città europea. Si tratta di un’operazione ampia e molto complessa perché quello su cui ci proponiamo di intervenire è il pezzo di costa più bello della città, che ha maggiore valenza dal punto di vista della prospettiva. Allo stesso tempo, oggi, è la parte più brutta di Bari, l’immagine esemplare del degrado, fisico e sociale, dalle case abbandonate ai terreni incolti, dalla prostituzione alla scarsa percezione di sicurezza. L’intervento non si limiterà alla chiusura di quel tratto di lungomare - l’attuale strada sarà arretrata all’altezza del fascio dei binari con il progetto del collo d’oca - ma riguarderà una vera e propria trasformazione urbana che dovrà tener conto della diversità e della molteplicità degli spazi disponibili e degli usi possibili. E, soprattutto, è un’operazione che terrà dentro il pubblico e il privato che insieme dovranno lavorare per dar vita al futuro della zona a sud di Bari.
In questi anni, abbiamo sempre detto che Bari oggi è una città con il mare e non una città di mare, dimensione che sta cambiando grazie alle prime esperienze di riqualificazione che stiamo portando avanti. L’esempio di Torre Quetta, dove è bastato riorganizzare una spiaggia pubblica e attrezzarla perché fosse vissuta intensamente dai cittadini, ci consegna la traccia del lavoro che dobbiamo portare avanti. La stessa cosa sta succedendo a San Girolamo, dove in queste settimane stanno terminando i lavori e dove già oggi la gente ha ricominciato a fare il bagno sotto casa. Continueremo con gli altri otto interventi progettati per tutta la costa, da Santo Spirito a Torre a Mare, fino a creare un unico lungomare per tutta la città. Si tratta di progetti già in fase avanzata e, soprattutto, che hanno copertura economica e speriamo possano essere l’anticipazione di quello che sarà il grande parco urbano della costa sud di Bari”.
“Questo concorso rappresenta un contributo importante ad un obiettivo centrale del mandato di questa amministrazione: la valorizzazione e la ricucitura del rapporto della città con il mare - ha dichiarato Carla Tedesco -. Abbiamo scelto la formula di un concorso internazionale di idee fortemente orientato dalla nostra visione della città futura, una visione costruita insieme ai cittadini nel corso delle attività di partecipazione al PUG, ai tecnici impegnati nella redazione del Piano delle coste e agli stessi tecnici incaricati del PUG. È una visione in anticipazione che prefigura l’assetto futuro di quella porzione della città scendendo ad una scala di dettaglio maggiore dello stesso PUG.
Oggetto del concorso un tratto di territorio spesso, con costa e retro costa, e con i quartieri all’interno dell’area di intervento. Il tema è un tema difficile, perché stiamo chiedendo ai progettisti di immaginare un parco al contempo di valenza metropolitana, urbana e di quartiere, che offra quegli spazi di relazione e di prossimità che mancano ai residenti di Japigia, e di delineare la riqualificazione del tessuto insediativo.
Il parco apporterà benefici alla città limitrofa e il quartiere sarà riqualificato proprio attraverso la relazione con il parco, che servirà non solo l’abitato di Japigia ma l’intera città.
Tra le novità più significative della procedura c’è il fatto che chiunque sia iscritto all’ordine, anche neolaureato, potrà parteciparvi. I requisiti per ricevere l’incarico della progettazione esecutiva ad esito di un’eventuale vittoria del concorso, infatti, non devono essere posseduti all’atto della partecipazione, il che significa che si ribalta il tradizionale rapporto tra giovani architetti e architetti senior, con i giovani professionisti che, ove vincitori, potranno scegliere di costituire il gruppo di professionisti incaricati includendo altri tecnici che abbiano i requisiti richiesti per un progettista senior”.
“Oggi è un momento importante - ha commentato Alfonso Pisicchio - perché segna l’inizio di una fase cruciale per la riqualificazione di circa sei chilometri di costa. Parliamo non solo di una porzione ma di una tangibile testimonianza del paesaggio campagna-costa. Una testimonianza della nostra identità storica nella quale, però, convivono purtroppo i cosiddetti “detrattori della bellezza”, i generatori di bruttezza. Elementi che proprio questo concorso può aiutare ad eliminare. E credo che la capacità dell’amministrazione comunale sia quella di avere una visione strategica che coniuga la riconnessione dei luoghi e la libera fruizione degli stessi da parte dei cittadini.
Sono sicuro che questo concorso, alla realizzazione del quale la Regione Puglia contribuisce con 25mila euro, farà rivivere questi luoghi e permetterà ai quartieri a monte di avvicinarsi concretamente al mare. Ci aspettiamo molto, perché questo intervento mette in moto il nostro disegno di legge regionale sulla Bellezza, diventando di fatto un primo momento di concreta articolazione della idea che stiamo costruendo su questo tema così strategico per la nostra terra”.
Già nota in questa fase anche la giuria del concorso: a presiederla sarà Josè Maria Ezquiaga, presidente dell’Ordine degli Architetti di Madrid; componenti Arturo Lanzani, ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano, Simone Monotti, designato dal Consiglio nazionale degli Ingegneri, Michele Graziadei, designato dal Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti, e Laura Casanova, direttore del settore Interventi sul territorio del Comune di Bari.
Ci sono 99 giorni di tempo per presentare i progetti, il concorso scade il prossimo 20 dicembre, la prima seduta della commissione giudicatrice si terrà il 19 gennaio del 2019. Al primo classificato andranno 25mila euro, al secondo 10mila euro, al terzo 8mila euro, al quarto, quinto e sesto 4mila euro.