di NICOLA ZUCCARO - Dalla calorosa accoglienza riservata dagli abitanti del quartiere Libertà a quella tiepida dei visitatori che sin dal primo mattino del 13 settembre hanno popolato i viali e i padiglioni della Fiera del Levante. Quest'ultima atmosfera è stata l'altra faccia di quella stessa medaglia corrispondente alla visita resa da Matteo Salvini nella data precedentemente menzionata.
Dopo una lunga attesa all'uscita del Palazzo della Unioncamere (anche per un cambio di camicia, causato da una precedente sudorazione) la visita del vice premier e ministro degli Interni alla Campionaria n.82 è entrata nel vivo. Alla richiesta di selfie (pochi rispetto a quelli dispensati dal suo collega Luigi Di Maio, nella mattinata di domenica 9 settembre, anche alla luce del rigido cordone di sicurezza in sua protezione) ha fatto da contraltare qualche improperio che, pur coperto dai cori di incoraggiamento a suo indirizzo, non ha scoraggiato la curiosità di alcuni visitatori.
Essa è stata accompagnata dalla seguente domanda: ma chi è quello ? Un retroscena degno da quarta di copertina e coinciso al termine di una giornata fieristica dal doppio volto.
Dopo una lunga attesa all'uscita del Palazzo della Unioncamere (anche per un cambio di camicia, causato da una precedente sudorazione) la visita del vice premier e ministro degli Interni alla Campionaria n.82 è entrata nel vivo. Alla richiesta di selfie (pochi rispetto a quelli dispensati dal suo collega Luigi Di Maio, nella mattinata di domenica 9 settembre, anche alla luce del rigido cordone di sicurezza in sua protezione) ha fatto da contraltare qualche improperio che, pur coperto dai cori di incoraggiamento a suo indirizzo, non ha scoraggiato la curiosità di alcuni visitatori.
Essa è stata accompagnata dalla seguente domanda: ma chi è quello ? Un retroscena degno da quarta di copertina e coinciso al termine di una giornata fieristica dal doppio volto.