Il naso che si prende la rivincita a ‘Naso’, culla dell’otorinolaringologia

di VITTORIO POLITO - Si è concluso alla grande a Naso (Messina) il Congresso Nazionale Inter-Accademico AICNA-IAR che ha avuto come tema principale “La patologia rinosinusale: dal micro al macrocoscopico”, a cui hanno partecipato rinologi italiani e stranieri.

Lasciando ai competenti i temi scientifici relativi al naso, mi piace sottolineare come l’orecchio, il naso e la gola sono gli organi del corpo umano, superprotetti, non da un santo ma da ben due. Infatti, oltre a San Biagio, protettore della gola, a Naso, comune in provincia di Messina, esiste anche un santo che si chiama Cono (o Conone) che protegge non solo i nasitani, ma anche il naso, “scoperto” con le “ricerche”, da Matteo Gelardi, citologo nasale e otorinolaringoiatra del Policlinico di Bari. Gelardi non solo ha scoperto il protettore del naso, ma qualche giorno fa ha organizzato, in collaborazione con il Comune di Naso (Sindaco il dott. Daniele Letizia), il Congresso Nazionale Inter-Accademico di Rinologia e Citologia Nasale, a cui hanno partecipato i “nasologi” italiani e stranieri.


Così facendo il Naso, che è sempre stato la Cenerentola dell’organismo umano, ha conquistato, in primis, con le ricerche del dott. Gelardi, la Dignità che altri organi ancora non hanno: scientifica (con il Congresso Nazionale nella città di Naso), artistica (con esposizione di quadri e abiti realizzati con le immagini citologiche della mucosa  nasale, curati da Giovanna Gelardi; culturale (con la rappresentazione teatrale “Il Naso” tratto dai racconti di Pietroburgo di Gogol Nicolaj – con Lino De Venuto), musicale (con il Complesso di Golgi che ha eseguito musiche che linkano con il naso e la voce Cosimo Mitrani), religiosa (con la scoperta di San Cono, protettore del Naso e dell’Orecchio).

La città di Naso non è stata scelta “a naso”, infatti vi sono una serie di convergenze: San Cono è il Santo protettore dei Rinologi ed è anche il santo Patrono di Naso, ridente cittadina di 4000 anime, situata a 500 mt sopra il livello del mare in provincia di Messina che guarda da un lato le isole Eolie e dall’altro l’Etna.

Interessante notare che nello stemma della città di Naso sono disegnati sia il naso che le orecchie, cosa che potrebbe essere considerata come la prima descrizione dell’unità rino-tubarica.

Infine per le curiosità segnalo che a Naso la Chiesa di San Cono si trova di fronte a quella di San Biagio, il Santo protettore della gola e degli otorinolaringoiatri, per cui alla luce di tali scoperte si può ben dire che la città di Naso è sicuramente la “Culla” della spiritualità dell’otorinolaringologia.

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