Lecce, Guido replica a Foresio: studi bene Regolamento comunale
LECCE - L’assessore Foresio, come al solito, è bravo a recitare i principi generali che regolano giuridicamente un argomento, dando per scontato che noi tutti cittadini siamo degli stupidi e che non sappiamo che dietro l’operato degli uffici ci sono sempre gli atti di indirizzo dei politici amministratori, come lui in questo caso. Così in una nota il consigliere comunale Andrea Guido.
Ma la sua - prosegue Guido - è sempre una conoscenza approssimativa, e ciò vale per ogni materia alla quale si approccia. Dovrebbe invece studiare bene il Regolamento comunale per l’utilizzo delle palestre, delle strutture e dei locali scolastici di proprietà comunale in orario extra-scolastico. Nel caso in cui le richieste pervenute risultano in numero eccedente rispetto a quelle degli spazi disponibili, l’assegnazione avviene secondo un preciso ordine di priorità che non mi pare sia stato rispettato. È il criterio utilizzato da lui o dagli uffici ai quali sovraintende o ai quali dovrebbe sovraintendere – visto che sostiene di lasciarli agire in piena autonomia, con grande disinteressamento verso quelli che dovrebbero essere suoi specifici compiti – che noi vogliamo conoscere. Non interessava a nessuno ciò che lui pensa della mia persona o quali siano le sue congetture sulle categorie del mio pensiero. La risposta, ad ogni buon conto, non è pervenuta, conclude Guido.
Ma la sua - prosegue Guido - è sempre una conoscenza approssimativa, e ciò vale per ogni materia alla quale si approccia. Dovrebbe invece studiare bene il Regolamento comunale per l’utilizzo delle palestre, delle strutture e dei locali scolastici di proprietà comunale in orario extra-scolastico. Nel caso in cui le richieste pervenute risultano in numero eccedente rispetto a quelle degli spazi disponibili, l’assegnazione avviene secondo un preciso ordine di priorità che non mi pare sia stato rispettato. È il criterio utilizzato da lui o dagli uffici ai quali sovraintende o ai quali dovrebbe sovraintendere – visto che sostiene di lasciarli agire in piena autonomia, con grande disinteressamento verso quelli che dovrebbero essere suoi specifici compiti – che noi vogliamo conoscere. Non interessava a nessuno ciò che lui pensa della mia persona o quali siano le sue congetture sulle categorie del mio pensiero. La risposta, ad ogni buon conto, non è pervenuta, conclude Guido.