Manovra: bruciati 22 mld a Piazza Affari. Conte: "Mai sul tavolo dimissioni Tria"

ROMA - La Borsa di Milano chiude in profondo rosso. Il Ftse Mib lascia sul terreno il 3,72% a 20.711 punti. Sotto pressione i bancari. Il Ftse All Share, l'indice che rappresenta tutte le azioni del listino, ha perso il 3,51%, mandando in fumo oltre 22 miliardi di euro di capitalizzazione

Il differenziale tra Btp-Bund è volato a 280 punti dopo che già nei primissimi scambi di giornata era schizzato a 261 punti, per poi chiudere a 267. Le turbolenze dopo il rapporto deficit/pil previsto al 2,4% per tre anni nella nota di aggiornamento al Def.

MOSCOVICI: "NO SCONTRO CON ITALIA MA REGOLE VANNO RISPETTATE" - "Voglio continuare il dialogo con le autorità italiane, dicendo che rispettare le regole non è per noi, ma è per loro, perché quando un paese si indebita, si impoverisce": lo ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ospite della tv francese Bfm. "Se gli italiani continuano a indebitarsi, cosa succede? Il tasso di interesse aumenta, il servizio del debito diventa maggiore. Gli italiani non devono sbagliarsi: ogni euro in più per il debito è un euro in meno per le autostrade, per la scuola, per la giustizia sociale".

"E' verosimile che il deficit strutturale dell'Italia aumenterà", e dopo aver valutato la manovra abbiamo "diverse risposte". Ma ""la mia riflessione di stamattina è semplice: non abbiamo interesse a una crisi tra la Commissione e l'Italia".

"Delle sanzioni sono teoricamente possibili, è previsto dai trattati ma io non sono nello spirito da sanzioni, non lo sono mai stato", lo ha sottolineato Moscovici parlando dell'Italia. "Farò in modo, nel mio dialogo con le autorità italiane, che l'Italia resti nello spirito comune", ha aggiunto, ricordando che "pacta sunt servanda, le regole vanno rispettate, e queste regole non sono stupide: se il debito sale creiamo una situazione instabile".


CONTE: "MAI SUL TAVOLO DIMISSIONI TRIA" - Le dimissioni del ministro dell'Economia, Giovanni Tria "non sono mai state sul tavolo". Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte incontrando i giornalisti davanti a Palazzo Chigi. Conte rivela di aver chiamato il titolare del Tesoro che "ha negato" questa ipotesi.

Quindi sottolinea: il governo durerà "fino al 2023". L'Italia, ha aggiunto, "non rappresenta un problema per l'Europa ma una risorsa": Nessun problema neanche col Capo dello Stato che "ha ascoltato con molta attenzione", la preparazione della manovra economica. Il premier sottolinea un dialogo "assolutamente proficuo" e ai cronisti dice anche, a proposito dei rapporti con il Quirinale:

"Non vorrei - ha continuato - che lo rappresentaste come un contraltare". "Vogliamo ridurre il debito e lo ridurremo attraverso la crescita", ha proseguito. Infine la riforma dei contratti pubblici: "la porteremo entro un mese".