MARSIGLIA - Si è nascosto in una valigia per oltre 10 ore per eludere i controlli nel tentativo di imbarcarsi sul traghetto “Carthage” della Ctn in partenza dal porto di Zarzis per Marsiglia, dove si è concluso il bizzarro tentativo di un ragazzo tunisino. Il giovane è stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale regionale tunisino di Zarzis. Lo hanno reso la radio Mosaique Fm, precisando che la valigia con dentro il giovane sarebbe stata poi caricata nel bagagliaio di un'auto imbarcatasi sul traghetto per Marsiglia.
La nave ha però ritardato la partenza di 7 ore a causa del tentativo di altre 5 persone, poi arrestate, di superare i controlli di sicurezza per salire illegalmente a bordo. Compiuti gli arresti, la polizia di frontiera ha intensificato la vigilanza e dentro l'auto, che aveva già superato la prima fase dei controlli, ha scoperto il giovane rannicchiato nella valigia e già in condizioni disperate. Dodici le persone arrestate coinvolte nel caso, tra cui anche alcuni operatori della nave. Il fatto risale ai giorni scorsi e non ci sono ancora conferme da parte delle autorità .
Non è il primo migrante che tenta di emigrare in una valigia. Centinaia sono i giovani che provano in questo modo di superare i confini, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti": oltre le valigie, doppio fondo nelle automobili, di solito nei cruscotti o sotto i sedili. Una vera e propria pratica, che spesso uccide.
La nave ha però ritardato la partenza di 7 ore a causa del tentativo di altre 5 persone, poi arrestate, di superare i controlli di sicurezza per salire illegalmente a bordo. Compiuti gli arresti, la polizia di frontiera ha intensificato la vigilanza e dentro l'auto, che aveva già superato la prima fase dei controlli, ha scoperto il giovane rannicchiato nella valigia e già in condizioni disperate. Dodici le persone arrestate coinvolte nel caso, tra cui anche alcuni operatori della nave. Il fatto risale ai giorni scorsi e non ci sono ancora conferme da parte delle autorità .
Non è il primo migrante che tenta di emigrare in una valigia. Centinaia sono i giovani che provano in questo modo di superare i confini, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti": oltre le valigie, doppio fondo nelle automobili, di solito nei cruscotti o sotto i sedili. Una vera e propria pratica, che spesso uccide.