BARI - Torna a quattro anni di distanza dall’ultimo progetto discografico, Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”. L’album uscito per Sugar è stato prodotto da Riccardo Sinigallia e Laura Arzilli, la release del disco è anticipata dal singolo omonimo “Ciao Cuore”, in radio da venerdì 31 agosto. Il brano è anche un video con Valerio Mastandrea per la regia di Daniele Babbo “Dandaddy”. Riccardo Sinigallia presenterà “Ciao Cuore” dal vivo con un nuovo tour che partirà ad inizio 2019, una produzione di Massimo Levantini per Just Me Levarco che arriverà in Puglia l’8 febbraio al New Demodè di Modugno (Ba). I biglietti sono disponibili in prevendita sul circuito www.ticketone.ite presso tutti i punti vendita abituali.
“Ciao Cuore” è un disco di relazioni dirette. Ogni canzone diventa un personaggio e ogni personaggio ha una storia da raccontare. È un volo tra l’immaginario e la realtà immediata di Riccardo Sinigallia. Ci si muove nei quadri in cui le storie e le impressioni si intrecciano e si lasciano spiare, accompagnati da suoni puri ed editing decisi.
Ancora una volta, ma in maniera più risoluta, Sinigallia ci accompagna alla scoperta di quei tratti sonori che hanno lasciato impronte riconoscibili nel cantautorato contemporaneo italiano.
Questa la tracklist del disco:
SO DELLE COSE CHE SO
NIENTE MI FA COME MI FAI TU
BELLA QUANDO VUOI
BACKLINER
LE DONNE DI DESTRA
CIAO CUORE
DUDÙ
CHE MALE C’È
A CUOR LEGGERO
Il continuo mettersi in gioco, la minuziosa ricerca musicale nei più svariati campi e la sua profonda sensibilità artistica, si riversano in “CIAO CUORE”.
C’è una “firma”, uno stile ben preciso che ha sempre connotato ogni produzione di Riccardo Sinigallia, sin dagli esordi, tanto da diventare precursore di una corrente che oggi, a circa 30 anni di distanza, si è consolidata. E da considerarlo il primogenito della “scena” che oggi è piena espressione di una certa vitalità della musica italiana.
Insieme al fratello Daniele Sinigallia, da sempre si è dedicato alla ricerca musicale e all’approfondimento del rapporto con le parole. Co-firma e produce alcuni successi della recente storia musicale italiana come “Due destini” e “La descrizione di un attimo” per i Tiromancino, “Vento d’estate” e “Lasciarsi un giorno a Roma” di Niccolò Fabi o “Cara Valentina” per Max Gazzè, o come l’album “Non erano fiori” di Coez, contribuendo significativamente alla popolarità della scena romana dagli anni ’90 fino ad oggi.
Si è anche dedicato alla composizione di colonne sonore per film e documentari come, per esempio, “Paz!” e “I mille giorni di mafia capitale”.
Dall’ultimo album di inediti “Per Tutti”, Riccardo Sinigallia si è dedicato a diverse produzioni, tra cui “La Fine dei Vent’anni” di Motta e “Botanica”, il secondo progetto discografico dei Deproducers, collettivo musicale di cui fa parte insieme a Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo e Max Casacci.
“Ciao Cuore” è un disco di relazioni dirette. Ogni canzone diventa un personaggio e ogni personaggio ha una storia da raccontare. È un volo tra l’immaginario e la realtà immediata di Riccardo Sinigallia. Ci si muove nei quadri in cui le storie e le impressioni si intrecciano e si lasciano spiare, accompagnati da suoni puri ed editing decisi.
Ancora una volta, ma in maniera più risoluta, Sinigallia ci accompagna alla scoperta di quei tratti sonori che hanno lasciato impronte riconoscibili nel cantautorato contemporaneo italiano.
Questa la tracklist del disco:
SO DELLE COSE CHE SO
NIENTE MI FA COME MI FAI TU
BELLA QUANDO VUOI
BACKLINER
LE DONNE DI DESTRA
CIAO CUORE
DUDÙ
CHE MALE C’È
A CUOR LEGGERO
Il continuo mettersi in gioco, la minuziosa ricerca musicale nei più svariati campi e la sua profonda sensibilità artistica, si riversano in “CIAO CUORE”.
C’è una “firma”, uno stile ben preciso che ha sempre connotato ogni produzione di Riccardo Sinigallia, sin dagli esordi, tanto da diventare precursore di una corrente che oggi, a circa 30 anni di distanza, si è consolidata. E da considerarlo il primogenito della “scena” che oggi è piena espressione di una certa vitalità della musica italiana.
Insieme al fratello Daniele Sinigallia, da sempre si è dedicato alla ricerca musicale e all’approfondimento del rapporto con le parole. Co-firma e produce alcuni successi della recente storia musicale italiana come “Due destini” e “La descrizione di un attimo” per i Tiromancino, “Vento d’estate” e “Lasciarsi un giorno a Roma” di Niccolò Fabi o “Cara Valentina” per Max Gazzè, o come l’album “Non erano fiori” di Coez, contribuendo significativamente alla popolarità della scena romana dagli anni ’90 fino ad oggi.
Si è anche dedicato alla composizione di colonne sonore per film e documentari come, per esempio, “Paz!” e “I mille giorni di mafia capitale”.
Dall’ultimo album di inediti “Per Tutti”, Riccardo Sinigallia si è dedicato a diverse produzioni, tra cui “La Fine dei Vent’anni” di Motta e “Botanica”, il secondo progetto discografico dei Deproducers, collettivo musicale di cui fa parte insieme a Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo e Max Casacci.
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Cultura e Spettacoli