ROMA - Il modello Ryanair scricchiola sempre di più. I sindacati dei cinque paesi europei, Belgio, Italia, Portogallo, Spagna e Paesi Bassi hanno proclamato lo sciopero del personale Ryanair "fino a nuovo avviso" per venerdì 28 settembre. Per queste organizzazioni sarà "la più grande azione di sciopero mai vista", aggiungendo che la data sarebbe stata comunicata giovedì, questa volta in occasione di una nuova riunione dei sindacati a Bruxelles dopo quella di Roma dello scorso venerdì. Oggi, Didier Lebbe, segretario permanente presso il CNE, confermando le informazioni della stampa ha dichiarato: "Siamo ancora in attesa di conferma di un'organizzazione per convalidare definitivamente la data."
I sindacati partecipanti si aspettano una partecipazione massiccia di lavoratori, coinvolgendo così centinaia di voli che resterebbero a terra. Conseguente negative saranno registrate così in buona parte delle basi in 21 Stati. Il modello low cost basato essenzialmente su un costo del lavoro infinitamente più basso della concorrenza è stato messo in discussione proprio dalla presa di coscienza dei sindacati che hanno deciso la mobilitazione del 28 settembre. Una mobilitazione che riguarderà tutto il personale che chiede l'applicazione delle varie leggi nazionali sul lavoro e non l'unica legislazione irlandese in questo settore.
Lo sciopero di 24 ore del personale navigante e di terra Ryanair di venerdì 28 settembre è dunque europeo. Come aveva anticipato in data 7 settembre lo “Sportello dei Diritti” e ripreso dai media nazionali, la motivazione della protesta è « l'applicazione delle varie leggi nazionali sul lavoro e non l'unica legislazione irlandese in questo settore e l’avvio di un tavolo per la negoziazione di un accordo collettivo». Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una vera e propria dichiarazione di guerra Pertanto consigliamo ai passeggeri di controllare sui siti ufficiali degli aeroporti lo stato del volo per restare indenni.
I sindacati partecipanti si aspettano una partecipazione massiccia di lavoratori, coinvolgendo così centinaia di voli che resterebbero a terra. Conseguente negative saranno registrate così in buona parte delle basi in 21 Stati. Il modello low cost basato essenzialmente su un costo del lavoro infinitamente più basso della concorrenza è stato messo in discussione proprio dalla presa di coscienza dei sindacati che hanno deciso la mobilitazione del 28 settembre. Una mobilitazione che riguarderà tutto il personale che chiede l'applicazione delle varie leggi nazionali sul lavoro e non l'unica legislazione irlandese in questo settore.
Lo sciopero di 24 ore del personale navigante e di terra Ryanair di venerdì 28 settembre è dunque europeo. Come aveva anticipato in data 7 settembre lo “Sportello dei Diritti” e ripreso dai media nazionali, la motivazione della protesta è « l'applicazione delle varie leggi nazionali sul lavoro e non l'unica legislazione irlandese in questo settore e l’avvio di un tavolo per la negoziazione di un accordo collettivo». Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” una vera e propria dichiarazione di guerra Pertanto consigliamo ai passeggeri di controllare sui siti ufficiali degli aeroporti lo stato del volo per restare indenni.