BARI - Appalti per 45 mln di euro deliberati dal Consiglio di Amministrazione di Acquedotto Pugliese. Tra le voci più significative, la progettazione di nuovi impianti tecnologici a servizio dei depuratori e il potenziamento della rete idrica e fognaria, in alcuni centri serviti.
“E’ stata una tornata significativa – è il commento del Presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia. Abbiamo varato una serie di iniziative che produrranno effetti sostanziali sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ambientale. Su queste tematiche deve crescere la consapevolezza dei cittadini, i primi a beneficiarne. I nostri servizi, le nostre scelte sono servizi di civiltà , tutti mirati al miglioramento della qualità di vita delle comunità e dei territori”.
Con riferimento agli impianti tecnologici dei depuratori, le risorse destinate alla progettazione di serre per l’essiccamento del fango residuale, ammontano a 762mila euro, mentre sono 827mila euro quelle per le coperture e i sistemi di trattamento dell’aria relative al monitoraggio delle emissioni in atmosfera.
Questa progettazione è propedeutica alla fase successiva, molto più consistente sotto il profilo economico. Infatti, entro i primi mesi del 2019, seguiranno gli appalti per la costruzione delle serre: l’ammontare previsto è di 29 mln di euro. Per il trattamento dell’aria e il monitoraggio delle emissioni, il costo previsto è di 13 mln.
Il piano di investimenti negli impianti della depurazione è dettato dalla necessità di ottimizzare i processi, con benefici sul piano economico, e migliorare l’impatto ambientale.
La costruzione di serre a servizio dei depuratori risponde, infatti, alla necessità di ridurre la quantità dei fanghi prodotti dalla depurazione.
Uno degli aspetti oggi più complessi e dispendiosi, nella lunga e articolata filiera del trattamento delle acque, è lo stoccaggio dei fanghi effettuato con trasporto oneroso in altre regioni.
La realizzazione delle serre negli impianti di depurazione, con tecnologie del tutto naturali e compatibili con l’ambiente (il sole e il calore), e con consumi energetici assolutamente marginali, sarà avviata sin dal prossimo anno.
Circa la progettazione e realizzazione di nuove reti idriche e fognarie, in particolare nel territorio di Copertino (Le), l’appalto ammonta a 11 mln di euro. Un intervento che si tradurrà in benefici effettivi per gli utenti del Servizio Idrico Integrato di detto territorio.
Tra le decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, anche l’affidamento della fornitura di energia elettrica per l’anno 2019 per 22 mln di euro.
Acquedotto Pugliese, con i suoi 540 GWh contribuisce allo 0,2% circa del consumo nazionale annuo di energia elettrica e rappresenta, da solo, il 9% del consumo totale degli acquedotti d’Italia. Questo perché, caso unico in Italia, l’azienda preleva acqua da altre regioni, con alti costi di potabilizzazione e trasporto, oltre a servire un territorio particolarmente vasto ed articolato.
Per contenere la bolletta elettrica, AQP è impegnata in processi di efficientamento dei consumi energetici con interventi focalizzati sul revamping dell’impiantistica e la produzione di energia pulita attraverso lo sfruttamento dei salti dell’acqua con centraline mini hydro e l’installazione di impianti fotovoltaici.
Di particolare interesse, infine, i fondi stanziati per il servizio di noleggio a lungo termine degli autoveicoli, per 5,8 mln di euro.
Con questo investimento, che prevede l’utilizzo di 49 autovetture ibride (in aggiunta alle 4 già in esercizio) e di 3 elettriche, Acquedotto Pugliese si colloca tra le prime aziende del settore in termini di mobilità alternativa e sostenibile.
Un trend destinato a crescere, grazie ad un progetto in fase di sviluppo con il Politecnico di Bari, che prevede una serie di innovazioni tecnologiche nel segno dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, a cominciare dall’utilizzo di ebike per l’attività e il trasferimento dei dipendenti di Acquedotto Pugliese.
“Gli investimenti varati dal CdA - ha dichiarato l’Amministratore Delegato Nicola De Sanctis, – vanno nella direzione di quanto indicato dall’Autorità Idrica Pugliese e sono finalizzati a garantire un servizio sempre più efficiente e rispettoso dell’ambiente. Ciò si evince dall’attenzione riservata al revamping degli impianti di depurazione con la realizzazione di serre per i fanghi e stazioni per il trattamento dell’aria e delle emissioni odorigene.
La scelta di dotarsi di veicoli ad alimentazione ibrida, in discontinuità con il passato, è stata determinata dalla volontà di ridurre le emissioni di CO2 anticipando le prescrizioni della normativa europea.
Il tutto nel solco dello sviluppo sostenibile: scelta strategica che caratterizza l’impegno della nostra Azienda”.
“E’ stata una tornata significativa – è il commento del Presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia. Abbiamo varato una serie di iniziative che produrranno effetti sostanziali sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ambientale. Su queste tematiche deve crescere la consapevolezza dei cittadini, i primi a beneficiarne. I nostri servizi, le nostre scelte sono servizi di civiltà , tutti mirati al miglioramento della qualità di vita delle comunità e dei territori”.
Con riferimento agli impianti tecnologici dei depuratori, le risorse destinate alla progettazione di serre per l’essiccamento del fango residuale, ammontano a 762mila euro, mentre sono 827mila euro quelle per le coperture e i sistemi di trattamento dell’aria relative al monitoraggio delle emissioni in atmosfera.
Questa progettazione è propedeutica alla fase successiva, molto più consistente sotto il profilo economico. Infatti, entro i primi mesi del 2019, seguiranno gli appalti per la costruzione delle serre: l’ammontare previsto è di 29 mln di euro. Per il trattamento dell’aria e il monitoraggio delle emissioni, il costo previsto è di 13 mln.
Il piano di investimenti negli impianti della depurazione è dettato dalla necessità di ottimizzare i processi, con benefici sul piano economico, e migliorare l’impatto ambientale.
La costruzione di serre a servizio dei depuratori risponde, infatti, alla necessità di ridurre la quantità dei fanghi prodotti dalla depurazione.
Uno degli aspetti oggi più complessi e dispendiosi, nella lunga e articolata filiera del trattamento delle acque, è lo stoccaggio dei fanghi effettuato con trasporto oneroso in altre regioni.
La realizzazione delle serre negli impianti di depurazione, con tecnologie del tutto naturali e compatibili con l’ambiente (il sole e il calore), e con consumi energetici assolutamente marginali, sarà avviata sin dal prossimo anno.
Circa la progettazione e realizzazione di nuove reti idriche e fognarie, in particolare nel territorio di Copertino (Le), l’appalto ammonta a 11 mln di euro. Un intervento che si tradurrà in benefici effettivi per gli utenti del Servizio Idrico Integrato di detto territorio.
Tra le decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, anche l’affidamento della fornitura di energia elettrica per l’anno 2019 per 22 mln di euro.
Acquedotto Pugliese, con i suoi 540 GWh contribuisce allo 0,2% circa del consumo nazionale annuo di energia elettrica e rappresenta, da solo, il 9% del consumo totale degli acquedotti d’Italia. Questo perché, caso unico in Italia, l’azienda preleva acqua da altre regioni, con alti costi di potabilizzazione e trasporto, oltre a servire un territorio particolarmente vasto ed articolato.
Per contenere la bolletta elettrica, AQP è impegnata in processi di efficientamento dei consumi energetici con interventi focalizzati sul revamping dell’impiantistica e la produzione di energia pulita attraverso lo sfruttamento dei salti dell’acqua con centraline mini hydro e l’installazione di impianti fotovoltaici.
Di particolare interesse, infine, i fondi stanziati per il servizio di noleggio a lungo termine degli autoveicoli, per 5,8 mln di euro.
Con questo investimento, che prevede l’utilizzo di 49 autovetture ibride (in aggiunta alle 4 già in esercizio) e di 3 elettriche, Acquedotto Pugliese si colloca tra le prime aziende del settore in termini di mobilità alternativa e sostenibile.
Un trend destinato a crescere, grazie ad un progetto in fase di sviluppo con il Politecnico di Bari, che prevede una serie di innovazioni tecnologiche nel segno dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, a cominciare dall’utilizzo di ebike per l’attività e il trasferimento dei dipendenti di Acquedotto Pugliese.
“Gli investimenti varati dal CdA - ha dichiarato l’Amministratore Delegato Nicola De Sanctis, – vanno nella direzione di quanto indicato dall’Autorità Idrica Pugliese e sono finalizzati a garantire un servizio sempre più efficiente e rispettoso dell’ambiente. Ciò si evince dall’attenzione riservata al revamping degli impianti di depurazione con la realizzazione di serre per i fanghi e stazioni per il trattamento dell’aria e delle emissioni odorigene.
La scelta di dotarsi di veicoli ad alimentazione ibrida, in discontinuità con il passato, è stata determinata dalla volontà di ridurre le emissioni di CO2 anticipando le prescrizioni della normativa europea.
Il tutto nel solco dello sviluppo sostenibile: scelta strategica che caratterizza l’impegno della nostra Azienda”.
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Economia