Bari, Decaro all'intitolazione del Comando della Polizia locale al generale Marzulli
BARI - Si è tenuta questa mattina la cerimonia di intitolazione del Comando della Polizia locale, in via Aquilino 1, a Japigia, alla memoria del compianto generale Nicola Marzulli. All’evento hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro, il comandante Michele Palumbo e i familiari di Nicola Marzulli.
“Mi piacerebbe ricordare Nicola Marzulli - ha dichiarato il sindaco Decaro - attraverso gli sguardi delle persone che gli hanno voluto bene, che hanno lavorato con lui e attraverso ciò che mi ha lasciato. Nicola era un uomo buono, un galantuomo. Una persona, come ha ricordato Michele Palumbo, a cui bastava una stretta di mano per trasmetterti immediatamente sicurezza, e farti sentire che avevi di fronte un uomo affidabile, che si occupava della sua comunità. Quella stretta di mano era un legame fisico, reale, in un mondo fatto di relazioni spesso virtuali. Ti trasmetteva calore e onestà, sentimenti che mi ricordano molto uomini d’altri tempi, quelli che prendevano un impegno, appunto, con una semplice stretta di mano.
Questo era Nicola Marzulli, una persona che a tanta gente, come me, ha insegnato il rispetto delle regole, il valore della legalità, le tappe del percorso che può assicurare alla nostra comunità i principi alla base della convivenza civile. Lo leggo negli occhi di tutti voi, degli stessi rappresentanti istituzionali che hanno avuto l’onore di averlo come comandante. Penso al Comune di Taranto, di Alberobello e ad altri Comuni, altre comunità e a tutti quelli che hanno lavorato con lui. Ancora oggi mi parlano bene del generale Marzulli.
Non so se questa città, oggi, sarebbe stata la stessa che coltiva ambizioni europee, se non avessimo avuto Nicola Marzulli: grazie al suo lavoro, alla sua dedizione, all’impegno quotidiano, riusciva a coordinare sempre i suoi uomini. Non so se questa città avrebbe potuto organizzare il G7, la festa di Capodanno, il Medimex. Non so se avremmo avuto la capacità di contrastare la criminalità organizzata durante i festeggiamenti di San Nicola. Ciò che so è che l’amministrazione comunale, da sola, non ce l’avrebbe fatta. Nicola era una personalità di spessore che, insieme a donne e uomini della Polizia locale e alle Forze dell’ordine, ha deciso di dire basta all’arroganza di coloro che per anni si sono spartiti il lungomare.
Il comandante Marzulli ha lasciato insegnamenti fondamentali a tutti noi, a chi ha lavorato con lui, alla moglie, alle figlie, ai nipoti. Ecco, questa era la sua famiglia, un’unica famiglia. Non distingueva tra le donne e gli uomini del comando e la sua famiglia d’origine, che lo aspettava a casa dove restava per pochissimo tempo perché era sempre impegnatissimo nel suo lavoro al servizio della città.
Ricordo ancora la sua incredulità quando decisi di nominarlo comandante della Polizia locale. Una scelta giusta che ho preso per dare a questa città un comandante che potesse aiutarla a vivere nel rispetto delle regole e ad essere all’altezza degli obiettivi che ci eravamo posti.
Per questo oggi intitoliamo a lui l’edificio che rappresenta i valori che hanno sempre ispirato Nicola, nella vita e nella professione. Tutte le volte che attraverseremo questa porta, leggeremo sulla targa “Comando di Polizia locale Generale Nicola Marzulli” e potremo ricordare che in questa città le regole si rispettano anche grazie al lavoro svolto da Nicola Marzulli in tutti questi anni”.
“Mi piacerebbe ricordare Nicola Marzulli - ha dichiarato il sindaco Decaro - attraverso gli sguardi delle persone che gli hanno voluto bene, che hanno lavorato con lui e attraverso ciò che mi ha lasciato. Nicola era un uomo buono, un galantuomo. Una persona, come ha ricordato Michele Palumbo, a cui bastava una stretta di mano per trasmetterti immediatamente sicurezza, e farti sentire che avevi di fronte un uomo affidabile, che si occupava della sua comunità. Quella stretta di mano era un legame fisico, reale, in un mondo fatto di relazioni spesso virtuali. Ti trasmetteva calore e onestà, sentimenti che mi ricordano molto uomini d’altri tempi, quelli che prendevano un impegno, appunto, con una semplice stretta di mano.
Questo era Nicola Marzulli, una persona che a tanta gente, come me, ha insegnato il rispetto delle regole, il valore della legalità, le tappe del percorso che può assicurare alla nostra comunità i principi alla base della convivenza civile. Lo leggo negli occhi di tutti voi, degli stessi rappresentanti istituzionali che hanno avuto l’onore di averlo come comandante. Penso al Comune di Taranto, di Alberobello e ad altri Comuni, altre comunità e a tutti quelli che hanno lavorato con lui. Ancora oggi mi parlano bene del generale Marzulli.
Non so se questa città, oggi, sarebbe stata la stessa che coltiva ambizioni europee, se non avessimo avuto Nicola Marzulli: grazie al suo lavoro, alla sua dedizione, all’impegno quotidiano, riusciva a coordinare sempre i suoi uomini. Non so se questa città avrebbe potuto organizzare il G7, la festa di Capodanno, il Medimex. Non so se avremmo avuto la capacità di contrastare la criminalità organizzata durante i festeggiamenti di San Nicola. Ciò che so è che l’amministrazione comunale, da sola, non ce l’avrebbe fatta. Nicola era una personalità di spessore che, insieme a donne e uomini della Polizia locale e alle Forze dell’ordine, ha deciso di dire basta all’arroganza di coloro che per anni si sono spartiti il lungomare.
Il comandante Marzulli ha lasciato insegnamenti fondamentali a tutti noi, a chi ha lavorato con lui, alla moglie, alle figlie, ai nipoti. Ecco, questa era la sua famiglia, un’unica famiglia. Non distingueva tra le donne e gli uomini del comando e la sua famiglia d’origine, che lo aspettava a casa dove restava per pochissimo tempo perché era sempre impegnatissimo nel suo lavoro al servizio della città.
Ricordo ancora la sua incredulità quando decisi di nominarlo comandante della Polizia locale. Una scelta giusta che ho preso per dare a questa città un comandante che potesse aiutarla a vivere nel rispetto delle regole e ad essere all’altezza degli obiettivi che ci eravamo posti.
Per questo oggi intitoliamo a lui l’edificio che rappresenta i valori che hanno sempre ispirato Nicola, nella vita e nella professione. Tutte le volte che attraverseremo questa porta, leggeremo sulla targa “Comando di Polizia locale Generale Nicola Marzulli” e potremo ricordare che in questa città le regole si rispettano anche grazie al lavoro svolto da Nicola Marzulli in tutti questi anni”.