BARI - Il Comune di Bari è risultato tra i vincitori del bando regionale “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale”, finanziato con fondi del PO Puglia FESR-FSE 2014/20 “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”, per l’avviso “Infrastrutture verdi”, con il progetto “Il parco di Lama Picone. Un cortocircuito verde tra i quartieri”, che si è visto assegnare un finanziamento pari a 1milione 300mila euro.
L’intervento, che delinea un’ampia strategia lungo tutta la direttrice della lama Picone-Lamasinata sino alla foce di quest’ultima, a San Girolamo, concentra però le azioni sull’ambito Carbonara - Santa Rita, integrando quanto già pianificato nella Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile - Sisus per il Municipio IV, che ha già ottenuto un finanziamento regionale pari a 5 milioni di euro.
Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione, lungo la direttrice della lama Picone, di un parco lineare che intercetta e rinaturalizza i margini della lama, restituisce all’uso pubblico le aree abbandonate della campagna urbanizzata attraverso modalità di gestione innovative (boschi didattici, agricoltura sociale), individua e riqualifica percorsi di fruizione di siti di interesse storico-culturale e archeologico che rappresentano tratti identitari del territorio (in particolare, ipogei medievali e casematte risalenti al periodo della Seconda Guerra mondiale).
La proposta prevede:
· azioni di rinaturalizzazione dell’alveo e dei versanti della lama
· pulitura straordinaria dell’alveo stesso
· interventi di rinverdimento della passerella di via Rocco di Cillo
· restauro e recupero di muretti a secco
· miglioramento della fruizione attraverso la deimpermeabilizzazione selettiva di alcuni tracciati stradali
· creazione di accessi e percorsi turistico-pedonali
· finanziamento di attività che scaturiranno dal protagonismo delle comunità locali e che sono finalizzate a promuovere la conoscenza della lama e dell’ambiente circostante.
Sono previsti altresì eventi culturali diffusi all’aperto e un festival di land art nonché l’acquisizione al patrimonio pubblico di beni culturali esistenti (Torre don Ciccio e relativo ipogeo).
“Sul territorio del Municipio IV iniziamo a raccogliere i frutti di un lavoro intenso, fatto di costruzione condivisa di conoscenze e idee progettuali - commenta l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco -. Lo abbiamo avviato attraverso il percorso partecipativo del PUG, la strategia messa a punto in risposta al bando regionale per la rigenerazione urbana (Sisus) già finanziata, oltre al lavoro specifico per la costruzione del progetto di parco della lama Picone. Dopo la notizia del finanziamento del progetto di arte urbana e fotografia del quale il Comune di Bari è partner, con questo progetto potremo realizzare un’azione integrata di infrastrutturazione verde sfruttando la geomorfologia di un territorio articolato, nel quale sono ancora rilevanti i tratti del rapporto città-campagna precedente alla massiccia espansione urbana del secondo dopoguerra. Per le caratteristiche dell’intervento parliamo, anche in questo caso, di una vera e propria anticipazione del PUG in quanto stiamo attuando nel concreto, in anticipazione del piano, la strategia della rete ecologica che interessa tutto il sistema delle lame di Bari. Il modello di sviluppo per la Bari che verrà ha al centro la tutela e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico”.
L’intervento, che delinea un’ampia strategia lungo tutta la direttrice della lama Picone-Lamasinata sino alla foce di quest’ultima, a San Girolamo, concentra però le azioni sull’ambito Carbonara - Santa Rita, integrando quanto già pianificato nella Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile - Sisus per il Municipio IV, che ha già ottenuto un finanziamento regionale pari a 5 milioni di euro.
Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione, lungo la direttrice della lama Picone, di un parco lineare che intercetta e rinaturalizza i margini della lama, restituisce all’uso pubblico le aree abbandonate della campagna urbanizzata attraverso modalità di gestione innovative (boschi didattici, agricoltura sociale), individua e riqualifica percorsi di fruizione di siti di interesse storico-culturale e archeologico che rappresentano tratti identitari del territorio (in particolare, ipogei medievali e casematte risalenti al periodo della Seconda Guerra mondiale).
La proposta prevede:
· azioni di rinaturalizzazione dell’alveo e dei versanti della lama
· pulitura straordinaria dell’alveo stesso
· interventi di rinverdimento della passerella di via Rocco di Cillo
· restauro e recupero di muretti a secco
· miglioramento della fruizione attraverso la deimpermeabilizzazione selettiva di alcuni tracciati stradali
· creazione di accessi e percorsi turistico-pedonali
· finanziamento di attività che scaturiranno dal protagonismo delle comunità locali e che sono finalizzate a promuovere la conoscenza della lama e dell’ambiente circostante.
Sono previsti altresì eventi culturali diffusi all’aperto e un festival di land art nonché l’acquisizione al patrimonio pubblico di beni culturali esistenti (Torre don Ciccio e relativo ipogeo).
“Sul territorio del Municipio IV iniziamo a raccogliere i frutti di un lavoro intenso, fatto di costruzione condivisa di conoscenze e idee progettuali - commenta l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco -. Lo abbiamo avviato attraverso il percorso partecipativo del PUG, la strategia messa a punto in risposta al bando regionale per la rigenerazione urbana (Sisus) già finanziata, oltre al lavoro specifico per la costruzione del progetto di parco della lama Picone. Dopo la notizia del finanziamento del progetto di arte urbana e fotografia del quale il Comune di Bari è partner, con questo progetto potremo realizzare un’azione integrata di infrastrutturazione verde sfruttando la geomorfologia di un territorio articolato, nel quale sono ancora rilevanti i tratti del rapporto città-campagna precedente alla massiccia espansione urbana del secondo dopoguerra. Per le caratteristiche dell’intervento parliamo, anche in questo caso, di una vera e propria anticipazione del PUG in quanto stiamo attuando nel concreto, in anticipazione del piano, la strategia della rete ecologica che interessa tutto il sistema delle lame di Bari. Il modello di sviluppo per la Bari che verrà ha al centro la tutela e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico”.
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