(Credits: Red Bull) |
di PIERO LADISA – Per il secondo anno consecutivo il Gran Premio del Messico parla olandese. A conquistare infatti la vittoria nella gara di Città del Messico, diciannovesimo appuntamento stagionale del Mondiale 2018 di Formula Uno, è stato Max Verstappen che così bissa il successo colto nel 2017.
L’olandesino, beffato ieri per soli 26 millesimi nella battaglia per la pole position dal compagno di squadra Daniel Ricciardo, ha sopravanzato al via la Red Bull gemella conservando – al netto del valzer dei pit stop – la leadership fino alla bandiera a scacchi.
A conquistare la piazza d’onore è Sebastian Vettel protagonista di due bei sorpassi ai danni di Daniel Ricciardo (giro 34) e di Lewis Hamilton (giro 39). Una gran corsa, quella disputata dal tedesco, che archivia così gli ultimi difficili weekend.
Sul gradino più basso del podio sale Kimi Raikkonen, che beneficia del ritiro della Red Bull di Ricciardo (l'australiano è stato tradito ancora una volta dall’affidabilità del motore Renault mentre era secondo, ndr) per salire in Top Three.
I riflettori della corsa messicana sono puntati su Lewis Hamilton che, con il quarto posto odierno, giunto al termine di una gara difficile dove ha sofferto di una marcata usura delle gomme sulla sua Mercedes, si laurea matematicamente campione del mondo per la quinta volta in carriera. Un traguardo storico per l’inglese della Stella che eguaglia così un mito assoluto dell’automobilismo come Juan Manuel Fangio. Davanti ad Hamilton, nella classifica all time dei piloti più vincenti, c’è Michael Schumacher a quota sette titoli iridati.
Ordine arrivo GP Messico |
A punti anche Bottas, Hulkenberg, Leclerc, Vandoorne, Ericsson e Gasly.
Ritiro per l’idolo di casa Sergio Perez, out per un problema meccanico. Oltre al messicano e Ricciardo hanno alzato bandiera bianca anche Fernando Alonso e Carlos Sainz.
Il prossimo round è in programma in Brasile, sulla pista di Interlagos, l’11 novembre.