LECCE - Corteo studentesco a Lecce, come in decine di città italiane, per “tirare uno schiaffo al governo”. Si apre con una bocciatura dell’esecutivo Lega-M5S l’autunno di manifestazioni delle scuole superiori, che puntano il dito contro il finto cambiamento spacciato dal governo e le politiche europee. A promuovere e sostenere le mobilitazione a Lecce e nei principali capoluoghi è il Fronte della Gioventù Comunista (FGC).
«Questo è il governo del finto cambiamento. Per gli studenti solo repressione e sfruttamento» dichiara Alessandro Fiorucci, responsabile scuola del FGC «Mentre i problemi reali degli studenti restano irrisolti questo governo reazionario preferisce autorizzare blitz di polizia durante le lezioni per fare propaganda sulla nostra pelle. Non ci può essere nessun cambiamento senza mettere in discussione le basi della scuola di classe voluta dai padroni e costruita dall’Unione Europea e dalle riforme dei governi. Senza un’inversione di rotta ci sono soltanto prese in giro per gli studenti e misure spot».
«In piazza a protestare non ci sono “figli di papà” come Salvini» conclude Fiorucci «ma giovani che decidono di alzare la testa e lottare per un futuro dignitoso. Abbiamo bisogno di una scuola diversa, basata sui nostri interessi e non sul profitto di pochi. Oggi in tutta Italia abbiamo tirato uno schiaffo al governo. Non ci fermeremo qui, siamo determinati ad allargare la protesta a tutte le scuole italiane. Questo è solo l’inizio, vogliamo riprenderci il futuro e cambiare davvero».
«Questo è il governo del finto cambiamento. Per gli studenti solo repressione e sfruttamento» dichiara Alessandro Fiorucci, responsabile scuola del FGC «Mentre i problemi reali degli studenti restano irrisolti questo governo reazionario preferisce autorizzare blitz di polizia durante le lezioni per fare propaganda sulla nostra pelle. Non ci può essere nessun cambiamento senza mettere in discussione le basi della scuola di classe voluta dai padroni e costruita dall’Unione Europea e dalle riforme dei governi. Senza un’inversione di rotta ci sono soltanto prese in giro per gli studenti e misure spot».
«In piazza a protestare non ci sono “figli di papà” come Salvini» conclude Fiorucci «ma giovani che decidono di alzare la testa e lottare per un futuro dignitoso. Abbiamo bisogno di una scuola diversa, basata sui nostri interessi e non sul profitto di pochi. Oggi in tutta Italia abbiamo tirato uno schiaffo al governo. Non ci fermeremo qui, siamo determinati ad allargare la protesta a tutte le scuole italiane. Questo è solo l’inizio, vogliamo riprenderci il futuro e cambiare davvero».