MILANO - Nasce dall’unione trasversale di quelle realtà indipendenti che caratterizzano il moderno mercato musicale e che hanno deciso di condividere la loro capacità di dialogo costruttivo senza pregiudizio, per rispondere concretamente alle effettive esigenze della discografia indipendente italiana, da un lato sempre più protagonista nel mercato globale ma, per contro, troppo poco tutelata e rappresentata sia a livello istituzionale che nei confronti delle major discografiche e dei grandi provider internazionali.
“L’acronimo MIA esprime il senso di appartenenza dell’associazione ad ogni nostro associato. Il nostro principio fondatore è la visione di un’associazione di categoria trasparente, moderna e polifunzionale – dichiara il Presidente Federico Montesanto - capace realmente di essere sempre in prima linea rispetto alle evoluzioni del mercato discografico globale, con particolare riferimento a quello digitale e di mettere al centro delle sue attività l’informazione, la crescita ed il benessere degli associati”.
Gli obbiettivi di MIA spaziano dal semplice informare correttamente e puntualmente gli associati e la categoria tutta sulle reali dinamiche in atto nel mercato musicale, fino al promuovere iniziative concrete a sostegno dell’industria discografica e della cultura musicale.
Tra queste attività ed obbiettivi ci sono certamente le attribuzioni analitiche per tutti i flussi economici che interessano il consumo e l’utilizzo di Musica in Italia, che necessitano di una maggiore trasparenza nei criteri di rilevazione dei dati ufficiali e nella stima del market share degli indipendenti, dell’introduzione di una classifica musicale “a valore” che includa tutti i principali servizi digitali e di un confronto costante e costruttivo con i principali organi di rappresentanza quali, società di collecting e provider di servizi digitali, ma anche con le Istituzioni, le Autorità, gli enti pubblici e privati nazionali, europei ed internazionali, al fine di promuovere iniziative a livello legislativo come la regolamentazione delle posizioni dominanti e dei fenomeni distorsivi della concorrenza e l’adeguamento della normativa IVA per i ricavi generati sui servizi digitali internazionali.