Screening senologico al Policlinico? Fantasia

di VITTORIO POLITO - Il nostro quotidiano locale qualche giorno fa segnalava “Bari, visite da prenotare ancora lunghe le attese” ed ancora “per fare uno screening senologico al Policlinico la prima data disponibile è nel settembre del 2020”, adducendo come motivazione “carenze di organico”. E così facendo la prevenzione diventa vergognosamente fantasia.

Il problema delle liste d’attesa continua a interessare gli utenti della sanità. Se poi confrontiamo le cosiddette eccellenze del nostro Policlinico con tutte le problematiche negative che sono all’ordine del giorno, allora la bilancia pende dalla parte delle negatività.

Sono anni, anzi decenni (siamo nel 2007), che per la vicenda legata alla senologia presso il nostro Policlinico sono state promesse nuove soluzioni, sostenendo anche che vi sono numerose strutture disponibili ad accogliere le donne per tale servizio. Siamo ricchi di ospedali, ma poveri di personale qualificato in grado di far fare un salto di qualità alle nostre strutture sanitarie. Da qui si spiega la corsa alle prenotazioni presso il Policlinico, ove si ritiene di trovare la massima competenza per risolvere i problemi sanitari che ci assillano. In teoria si parla di far diminuire i viaggi della speranza, ma in concreto si fa esattamente il contrario. Le motivazioni di queste emigrazioni sono dovute essenzialmente alla precarietà delle nostre strutture ed ai lunghi tempi d’attesa per accertamenti e terapie.

Nell’anno 2004 il direttore pro tempore della ‘Gazzetta’, in uno dei suoi editoriali domenicali, fece un’ampia disamina e relativo commento al problema «senologia», sostenendo in sostanza che molte nostre strutture non sono all’altezza della situazione, dando ragione alle signore di avere tutto il diritto di scegliersi il medico e la struttura di loro fiducia, senza nessuna imposizione di sorta. Pertanto, siamo d’accordo con tutti coloro che sostengono che bisogna potenziare e migliorare sempre più le strutture sanitarie all’avanguardia e che ispirano fiducia e sicurezza agli utenti della sanità, considerando che certe strutture non essendo all’altezza della situazione, oltre a creare disservizi e problematiche, favoriscono l’emigrazione verso l’estero, altre regioni o verso strutture private, che stanno sorgendo come funghi, facendo lievitare i costi della sanità.

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