ROMA - Qualora lo spread dovesse schizzare a 400 o 500 punti base, "il Governo farà quello che deve fare, ma non ce lo aspettiamo". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha risposto alle domande dei parlamentari durante un'audizione alla Camera. Il ministro ha ricordato che "Siamo impegnati a far convergere lo spread verso i fondamentali dell'economia creando fiducia. E' chiaro che se uno dice e se c’è 500? Un governo fa quello che deve fare di fronte a una crisi inaspettata. Ora l’impegno è a far scendere lo spread", ha detto il Ministro.
Torna a salire il differenziale tra Btp e Bund che supera di nuovo i 300 punti base, fino a 315, per poi chiudere la seduta sui 299, mentre il ministro dell'Economia illustra la nota di aggiornamento al Def. Il rendimento del decennale italiano è al 3,59%.
"A dieci anni dalla crisi, l'Italia è in una situazione di ritardo inaccettabile nella crescita di economia e occupazione", ha rilevato Tria in un'audizione sul Def. Che punta alla crescita e al calo del debito, ha spiegato Tria, che si dice d'accordo col presidente della Camera sulla necessità di abbassare i toni nel confronto con Bruxelles riguardo i conti.
Parlando di una manovra 'coraggiosa ma non impavida o irresponsabile', il ministro ha precisato che le stime di crescita della nota al Def sono prudenziali ed 'ampiamente oltrepassabili'.