ROMA – “Non ho mai detto che ci siano pronti 100 miliardi per il Sud, come si dichiara nell’interrogazione: se è stato scritto da organi di stampa è evidentemente una notizia falsa. Quello che il nostro governo ha intenzione di fare per il Mezzogiorno d'Italia è finalmente attuare degli investimenti nella quota ordinaria, quella nazionale, che sia pari almeno al 34%, quota che noi abbiamo fissato perché il 34% è la popolazione che risiede nel Mezzogiorno d'Italia.” Lo ha detto il ministro per il Sud Barbara Lezzi, rispondendo, durante il question time alla Camera dei Deputati, ad una interrogazione su interventi e misure in favore del Sud.
“Per le misure straordinarie ci sono i fondi strutturali europei, i quali debbono tornare ad essere dei fondi addizionali rispetto alla quota ordinaria, mentre purtroppo nel corso degli anni sono diventati fondamentalmente sostitutivi della quota ordinaria.
Intendiamo armonizzare gli interventi, con il concerto delle Regioni, partendo dalla priorità che tutte le risorse devono rimanere nei territori: tutto il resto sono menzogne. Per questo già da qualche settimana ho inoltrato alla Commissione europea uno specifico emendamento in cui si fissa nella riprogrammazione la priorità per i territori a cui competono quelle risorse, e questo per noi è un concetto assolutamente insuperabile. Con l'armonizzazione che farò di concerto, e che ho già iniziato a fare, con tutte le Regioni d'Italia, cercherò di ottenere una programmazione efficace ed efficiente, che sino ad ora, visti i risultati, non si è ottenuta”.
“Per le misure straordinarie ci sono i fondi strutturali europei, i quali debbono tornare ad essere dei fondi addizionali rispetto alla quota ordinaria, mentre purtroppo nel corso degli anni sono diventati fondamentalmente sostitutivi della quota ordinaria.
Intendiamo armonizzare gli interventi, con il concerto delle Regioni, partendo dalla priorità che tutte le risorse devono rimanere nei territori: tutto il resto sono menzogne. Per questo già da qualche settimana ho inoltrato alla Commissione europea uno specifico emendamento in cui si fissa nella riprogrammazione la priorità per i territori a cui competono quelle risorse, e questo per noi è un concetto assolutamente insuperabile. Con l'armonizzazione che farò di concerto, e che ho già iniziato a fare, con tutte le Regioni d'Italia, cercherò di ottenere una programmazione efficace ed efficiente, che sino ad ora, visti i risultati, non si è ottenuta”.
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