BARI - “Sulla Tap il botta e risposta fra Emiliano e Movimento 5 Stelle non può non essere che catalogato nei testi delle "commedie dell'assurdo". Entrambi, per propria parte, hanno preso in giro i pugliesi, anche il presidente Emiliano nella campagna elettorale e come presidente ha cavalcato l'onda populista grillina con l'intenzione di strizzare l'occhio al popolo e ai voti del M5S". Lo dichiara il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l'Italia, Ignazio Zullo.
"Certo - prosegue - le responsabilità politiche che gravano sulle teste del Movimento sono decisamente più pesanti: il loro mandato elettorale, in Puglia è strettamente legato al blocco della Tap e alla chiusura dell'Ilva. Quel mandato - spiega Zullo - è stato tradito e loro dovrebbero sentire il dovere morale di dimettersi. Ma anche Emiliano la smetta: la richiesta di un decreto al premier Conte per spostare a Nord l'approdo è chiaramente solo provocatorio, per altro va contro la volontà popolare brindisina. Emiliano sa bene che Conte ha addirittura assicurato la realizzazione dell'opera al presidente USA, Trump, quindi chiedere un decreto per mettere in evidenza le incongruità del M5S è solo un modo per cercare di intercettare il consenso dei grillini oggi contrariati”, conclude Zullo.
"Certo - prosegue - le responsabilità politiche che gravano sulle teste del Movimento sono decisamente più pesanti: il loro mandato elettorale, in Puglia è strettamente legato al blocco della Tap e alla chiusura dell'Ilva. Quel mandato - spiega Zullo - è stato tradito e loro dovrebbero sentire il dovere morale di dimettersi. Ma anche Emiliano la smetta: la richiesta di un decreto al premier Conte per spostare a Nord l'approdo è chiaramente solo provocatorio, per altro va contro la volontà popolare brindisina. Emiliano sa bene che Conte ha addirittura assicurato la realizzazione dell'opera al presidente USA, Trump, quindi chiedere un decreto per mettere in evidenza le incongruità del M5S è solo un modo per cercare di intercettare il consenso dei grillini oggi contrariati”, conclude Zullo.
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