BARI - L’amore nei confronti di un figlio poco brillante, la scorciatoia come unica via per la sopravvivenza, un ritratto a tinte grottesche estremamente attuale della società italiana che fa convivere ridicolo e tragico. “Un Borghese piccolo piccolo”, adattamento per le scene curato dal drammaturgo Fabrizio Coniglio del romanzo di Vincenzo Cerami che ispirò il capolavoro di Mario Monicelli, venerdì 16 novembre (ore 21) inaugurerà la stagione 2018-19 del Teatro Palazzo di Bari, diretta da Titta De Tommasi. Nei panni di Giovanni Vivaldi, l’impiegato pubblico alla soglia della pensione con il sogno di sistemare il figlio neodiplomato Mario, c’è un grande interprete di cinema, tv e teatro come Massimo Dapporto, in grado di dare grande umanità al protagonista, impersonato sul grande schermo da Alberto Sordi.
La peculiarità del romanzo è la vena grottesca - ripercorsa nell’adattamento di Fabrizio Coniglio - con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, il borghese piccolo piccolo. Un testo tragicomico, nella prima parte piena di momenti di autentica comicità , che rappresenta un’autentica autobiografia dell’Italia del post-boom economico.
Le aspirazioni al posto fisso per il poco brillante Mario e la ricerca disperata di una raccomandazione sembrano far parte del bagaglio di ogni italiano. Aggirare le regole di convivenza democratica è avvertito dalla nostra società “come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica”, come scrive il regista Fabrizio Coniglio. Quando i desideri di Giovanni e di sua moglie Amalia stanno per concretizzarsi, una tragedia si abbatterà sulla famiglia, trasformando per sempre la vita del protagonista.
Musiche originali di Nicola Piovani, costumi di Sandra Cardini, scene a cura di Gaspare De Pascali, luci di Valerio Peroni.
Dal romanzo di Cerami, Mario Monicelli nel 1977 trasse una delle sue pellicole più memorabili, da molti considerato l’atto conclusivo della commedia all’italiana: il film fu in concorso al 30o festival di Cannes e si aggiudicò tre David di Donatello e quattro Nastri d’Argento.
Biglietti dai 32 ai 40 euro in vendita presso il botteghino del Teatro Palazzo (c.so Sonnino 142/D), aperto dal martedì al sabato dalle 17 alle 21 (info 080/97.53.364 – 366/1916.284, si prega di riportare entrambi i numeri di telefono per le info, info@teatropalazzo.com) e nel circuito Vivaticket. I biglietti sono acquistabili anche con la Carta del Docente.
La stagione 2018-19 proseguirà con “Il Padre” con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere (7 dicembre), “Tutta casa, letto e chiesa” con Valentina Lodovini (21 dicembre), “Rosalyn” con Marina Massironi e Alessandra Faiella (19 gennaio), “Lopez & Solenghi Show” (10 febbraio), “Leonardo” di e con Vittorio Sgarbi (15-16 febbraio), “Il Penitente” con Luca Barbareschi e Lunetta Savino (19 febbraio), “Churchill” con Giuseppe Battiston (27 marzo) e “I fratelli Karamazov” con Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli, Nicola Pignataro e Pinuccio Sinisi (12 aprile).
Ufficio stampa
Nicola Signorile (mob. 329/6659847)
La peculiarità del romanzo è la vena grottesca - ripercorsa nell’adattamento di Fabrizio Coniglio - con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, il borghese piccolo piccolo. Un testo tragicomico, nella prima parte piena di momenti di autentica comicità , che rappresenta un’autentica autobiografia dell’Italia del post-boom economico.
Le aspirazioni al posto fisso per il poco brillante Mario e la ricerca disperata di una raccomandazione sembrano far parte del bagaglio di ogni italiano. Aggirare le regole di convivenza democratica è avvertito dalla nostra società “come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica”, come scrive il regista Fabrizio Coniglio. Quando i desideri di Giovanni e di sua moglie Amalia stanno per concretizzarsi, una tragedia si abbatterà sulla famiglia, trasformando per sempre la vita del protagonista.
Musiche originali di Nicola Piovani, costumi di Sandra Cardini, scene a cura di Gaspare De Pascali, luci di Valerio Peroni.
Dal romanzo di Cerami, Mario Monicelli nel 1977 trasse una delle sue pellicole più memorabili, da molti considerato l’atto conclusivo della commedia all’italiana: il film fu in concorso al 30o festival di Cannes e si aggiudicò tre David di Donatello e quattro Nastri d’Argento.
Biglietti dai 32 ai 40 euro in vendita presso il botteghino del Teatro Palazzo (c.so Sonnino 142/D), aperto dal martedì al sabato dalle 17 alle 21 (info 080/97.53.364 – 366/1916.284, si prega di riportare entrambi i numeri di telefono per le info, info@teatropalazzo.com) e nel circuito Vivaticket. I biglietti sono acquistabili anche con la Carta del Docente.
La stagione 2018-19 proseguirà con “Il Padre” con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere (7 dicembre), “Tutta casa, letto e chiesa” con Valentina Lodovini (21 dicembre), “Rosalyn” con Marina Massironi e Alessandra Faiella (19 gennaio), “Lopez & Solenghi Show” (10 febbraio), “Leonardo” di e con Vittorio Sgarbi (15-16 febbraio), “Il Penitente” con Luca Barbareschi e Lunetta Savino (19 febbraio), “Churchill” con Giuseppe Battiston (27 marzo) e “I fratelli Karamazov” con Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli, Nicola Pignataro e Pinuccio Sinisi (12 aprile).
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